PESCARA – “Le notizie riportate sulla stampa che riguardano l’evoluzione del caso delle discariche abusive sul nostro territorio, e il potenziale danno economico a carico delle amministrazioni locali, non ci sorprendono. Purtroppo siamo perfettamente a conoscenza della situazione e dei rischi a cui andranno incontro i comuni qualora fossero effettivamente condannati a restituire i 42 milioni di euro che il Ministero dell’Economia ha anticipato in seguito all’intervento della Corte Europea”.

Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, che prosegue: “Denunciammo già nel 2014 la gravità della situazione, e i rischi che comporta la presenza di numerose aree inquinate nella nostra Regione. Prima ancora di entrare in Consiglio regionale, presentammo un dettagliato studio sui siti potenzialmente pericolosi. Nel 2015, a seguito della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che indicava 28 discariche abusive sul territorio regionale, presentammo un’interpellanza all’allora Presidente D’Alfonso per fare chiarezza sulla vicenda e presentammo, inoltre, una risoluzione affinché venisse adottato il Piano Regionale delle Bonifiche. Nonostante tutte le nostre denunce, sono stati accumulati ritardi su ritardi, senza dare una soluzione definitiva al problema. Nel 2017 è stata commissariata pure Regione Abruzzo per la gestione delle discariche non ancora bonificate”.

“Si tratta di un problema che parte da molto lontano, e nonostante l’alternanza di governi regionali di centro destra e di centro sinistra, a anni di distanza siamo sempre allo stesso punto e ci troviamo ancora a trattare il solito argomento, con l’aggravante che i ricorsi di alcune amministrazioni locali contro l’azione di rivalsa del Ministero dell’Economia, sono stati ritenuti inammissibili. Il MoVimento 5 Stelle ha intimato, in più occasioni e in ogni sede possibile, ai Comuni di mettersi in regola per tempo e a Regione Abruzzo di sostituirsi alle Amministrazioni comunali, nella gestione del caso, commissariandole. Non è mai stato fatto. Invito fin da ora la Giunta regionale e l’Assessore Campitelli a prendersi carico della questione con estrema urgenza e a trovare, una volta per tutte, una soluzione definitiva, senza ulteriori rimpalli di responsabilità”, conclude.