TERAMO – Come annunciato da Ekuonews.it Marco Finori, imprenditore marchigiano del settore food e cuoco, e il trentino Alessandro Albasini (ingegnere e caposervizio di stazione sciistica) fanno il loro ingresso nella nuova gestione degli impianti a Prati di Tivo e Prato Selva. La proposta di Finori è stata considerata all’unanimità la più affidabile dall’Assemblea dei soci della Gran Sasso Teramano (riunitasi quest’ultima ieri sera in Provincia) e stamattina proposta e imprenditore sono stati presentati nel corso della conferenza stampa che si è svolta nella sala Giunta dell’ente. Oltre a quella di Finori, nelle ultime ore e dopo il forfait della Siget, erano arrivate altre due offerte, dal Consorzio Gran Sasso Prati e dalla società campana Rumm Club, ma in entrambi i casi l’Assemblea le ha considerate non convenienti.
L’imprenditore marchigiano, quindi, gestirà gli impianti e i beni della GST con un contratto che scade alla fine di settembre a fronte di un canone di 20 mila euro e la possibilità di gestire anche la stazione di monte e il rifugio delle guide (attualmente chiusi e di proprietà dell’ASBDUC che potrebbe conferirli). Stamane la conferenza stampa di presentazione con tutti gli attori coinvolti, e fra gli altri il presidente dell’Asbuc, Paride Tudisco; il sindaco di Pietrcamela, Michele Petraccia; amministratori di Fano Adriano e il segretario della Camera di Commercio, Giampiero Sardi.
Di Bonaventura ha ringraziato si sindaci di Pietracamela e di Fano Adriano: “perché mi hanno dato fiducia come tutto il CDA della Gran Sasso, abbiamo vissuto momenti di disperazione, avrei voluto riparire gli impianti prima di Natale. Ma, ne sono certo, si è chiusa una porticina e si è aperto un portone”.
“Adesso ci si siede con tutta la comunità della montagna per progettare il futuro ma con animi e condizioni molto più sereni – ha affermato questa mattina il presidente Diego Di Bonaventura – abbiamo portato qui persone che hanno creduto alla nostra scommessa un po’ folle mentre ci sono state persone che non credevano ce l’avremmo fatta. Faccio un appello a tutti, dobbiamo essere generosi, tutti dobbiamo cedere qualcosa per giorcarci una partita più grande : un progetto avanzato e diverso per la montagna teramana, un progetto di valore nazionale, che prenda in considerazione tutti i punti di forza del nostro territorio e non solo lo sci invernale visto che, anche al nord, si scia sempre meno e che sarebbe miope puntare tutto su questo. C’è da augurarsi che con questa iniezione di ottimismo altri imprenditori vengano ad investire da noi”.
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