TERAMO – Questa mattina c’è stato l’incontro tra il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e i sindacati, dopo il commissariamento della Banca Popolare di Bari. La buona notizia era arrivata ieri sera con l’ok da parte del Consiglio dei ministri per il salvataggio di stato con 900 milioni di euro. Permangono le criticità sui livelli occupazionali. L’biettivo ora è quello di scongiurare i licenziamenti e la chiusura della direzione a Teramo. Sarà aperto un tavolo istituzionale che sarà allargato. “Il messaggio è che il problema non è l’ingresso della Tercas nella Popolare di Bari”.

ASCOLTA L’INTERVISTA AL SINDACO GIANGUIDO D’ALBERTO

NOTA SINDACO GIANGUIDO D’ALBERTO

Non si pensi che i problemi della Banca Popolare di Bari siano causati dall’acquisizione della Tercas. E’ una finta, e forse strumentale, lettura dei fatti cui non corrispondono innanzitutto i numeri, i dati, che evidenziano invece l’apporto positivo che l’istituto di credito abruzzese ha fornito a quello pugliese. L’ingresso della Tercas nella Banca Popolare di Bari è stata ed è una opportunità preziosa per l’intero gruppo bancario, confermata dai risultati e dall’attività svolta sul territorio. Con questa unanime certezza si è svolto stamane nel Palazzo municipale, l’incontro convocato dal Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto con le rappresentanze sindacali locali dell’istituto di credito, a seguito del Commissariamento della Banca Popolare di Bari. Vi hanno partecipato, oltre al Sindaco, CGIL, CISL, UIL, sindacati autonomi e rappresentanti dei lavoratori.
E’ stata unanimemente confermata, proprio in ragione dei risultati registrati, la rilevanza che il segmento ex Tercas dell’istituto di credito assume per l’economia locale; e questo per alcune comprovate ragioni: catalizzatore del risparmio, in particolare del piccolo risparmio prima che di quello connesso alla realtà dell’azionariato; imprescindibile sostegno all’imprenditoria; peculiarità della fisionomia territoriale della banca, diffusa capillarmente anche nelle zone montane a rischio spopolamento; operatività nel cratere sismico, in una situazione di difficoltà contrassegnata dagli sforzi per favorire una rinascita ad ampio spettro, dei quali proprio una banca può essere fattiva e indispensabile sostenitrice. In ragione di tali evidenze, i presenti hanno sottolineato il rilievo che il segmento teramano (e più in generale abruzzese) assume all’interno delle dinamiche della Banca Popolare di Bari, con numeri e dati che evidenziano l’apporto positivo fornito alla conduzione generale dell’istituto di credito di origini pugliesi.
Ed è proprio su queste certezze che Sindaco e rappresentanti dei lavoratori si sono ritrovati concordi sulla importanza di articolare una interlocuzione consistente, innanzitutto in termini politici, da mettere in campo per tutelare unitariamente e con forza, i diritti e gli interessi dei lavoratori e dei risparmiatori. Una interlocuzione della quale il Sindaco Gianguido D’Alberto si fa sin da subito promotore, che dovrà necessariamente coinvolgere la Regione Abruzzo, la Provincia, altri livelli istituzionali e gli stessi parlamentari e senatori abruzzesi.
Intanto già nella seduta del prossimo 23 Dicembre, il Consiglio Comunale discuterà un Ordine del Giorno nel quale verranno ribadite le considerazioni formulate nell’incontro odierno e si chiederà una netta difesa delle prerogative di lavoratori e risparmiatori. Assieme a questo, Gianguido D’Alberto, nella qualità di Presedente regionale ANCI, presenterà analogo documento da sottoporre ai Comuni abruzzesi.
Comincia da oggi, in conclusione, un dialogo fitto e concreto con gli stessi altri territori coinvolti nella vicenda e soprattutto con il Governo, per ottenere non una indiscutibile solidarietà ma per avviare una operatività fattiva, con la quale sostenere le ragioni che hanno fatto della diramazione territoriale della Banca Popolare di Bari, un presidio affermato ed efficiente. Sarà lo stesso Sindaco Gianguido D’Alberto a promuovere e coordinare incontri, in piena sintonia con le rappresentanze sindacali e con le istituzioni che faranno proprie le istanze di lavoratori e risparmiatori. L’unitarietà delle azioni e delle iniziative istituzionali degli attori politici e sindacali, consentirà di confermare gli aspetti che inducono a guardare con positività agli sviluppi della vicenda.