VAL VIBRATA – Italia Viva intende entrare attivamente e con vivacità nella discussione politica sui temi della vallata. Lo farà sostanzialmente con due modalità;
– La prima, diretta ed immediata, rivolta a singole problematiche, con interventi spicci che chiameremo “Pillole politiche di Italia Viva Val Vibrata”;
– La seconda, sotto forma invece di attività più elaborata e sistematica, per una produzione di documenti sui grandi temi di interesse del nostro comprensorio, che dovrebbe auspicabilmente culminare con una riassuntiva Conferenza Programmatica.
Per quanta riguarda la modalità più rapida, la prima “pillola” che proponiamo all’attenzione degli amministratori locali e dei cittadini è quella sulla sicurezza stradale e su come diversi comuni della vallata la stanno perseguendo.
Parliamo in particolare dei “dissuasori automatici della velocità “e dei “rosso semaforico”.
Nel ritenere la sicurezza stradale una assoluta priorità, Italia Viva Val Vibrata pensa tuttavia che tali sistemi di controllo siano poco opportuni ed incoerenti rispetto agli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Innanzitutto per i risvolti economici a danno dei cittadini, anche di chi fa fatica ad arrivare a fine mese; magari solamente per un 55 km/h, come capita di frequente.
Ma poi soprattutto perché i suddetti sistemi di controllo fanno venir meno il rapporto di fiducia con le istituzioni; il cittadino si sente non protetto, in un certo senso defraudato da chi invece dovrebbe tutelarlo ed essere al suo fianco.
Perché, parliamoci chiaro: il primo intento alla base di certa attività è il “fare cassa”, sia per i comuni
che per le ditte appaltatrici. E questo è non accettabile.
Italia Viva Val Vibrata, nel chiedere ai comuni interessati di rivedere le rispettive deliberazioni in merito, si impegna a non ricorrere ai suddetti sistemi di disciplina del traffico stradale nelle occasioni in cui si troverà, con suoi esponenti, in postazioni di governo – Italia Viva Val Vibrata, Emilio Di Biase