TERAMO – Sarà presentato a Teramo domenica 17 ottobre nell’Aula Magna del Convitto Nazionale “M. Delfico” di Teramo alle ore 17 il saggio “L’incognita Primo Riccitelli” di Silvio Paolini Merlo, edito da Aracne di Roma e commissionato all’autore dalla Società della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli”. Con l’autore interverranno fra gli altri, dopo il saluto istituzionale del Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, Paola Besutti, ordinario di musicologia e storia della musica dell’Università di Teramo e, in collegamento dagli Stati Uniti, Davide Ceriani, docente alla Rowan University di Glassboro.

Come ricorda nella prefazione Maurizio Cocciolito, a lungo presidente della Società teramana, è a tutt’oggi poco risaputo che le opere di Primo Riccitelli “sono state edite da una casa editrice prestigiosa come la Sonzogno di Milano, che durante gli anni della sua formazione musicale egli è stato compagno di Riccardo Zandonai e allievo di Pietro Mascagni e che il celebre musicista, stimandone le doti umane e le capacità artistiche, lo accompagnò e aiutò convintamente nel corso della sua vita cercando di proteggerlo e, soprattutto, adoperandosi perché i suoi lavori venissero riconosciuti e adeguatamente rappresentati”.

Durante il lavoro di ricerca, il primo di questo tipo dato alle stampe sul compositore di origini camplesi, si sono forse chiariti i motivi che possono dare il senso del lungo oblio seguito al grandioso successo iniziale che portò “I Compagnacci”, l’opera riccitelliana più nota, in alcuni dei più grandi e prestigiosi palcoscenici del mondo come il Teatro alla Scala di Milano insieme a “Salomè” di Richard Strauss, il Metropolitan di New York con Beniamino Gigli ed Elisabeth Rethberg, il Colòn di Buenos Aires, il Municipale di Rio de Janeiro, il Gran Teatro dell’Avana e molti altri. A non favorire la possibilità di una reale riscoperta di certo la vaghezza della sua collocazione storica e artistica, rimasta tanto imprecisa e lacunosa sotto il profilo storico e documentale quanto complessa e ambivalente sotto il profilo artistico. Aspetto che rende Riccitelli un enigma irrisolto, un’incognita per cui il saggio di Paolini Merlo tenta un primo contributo alla corretta conoscenza e quindi alla sua rivalutazione e riproposizione.

Risalente a studi precedenti, il saggio è stato elaborato in forma di volume in occasione dei quaranta anni di attività della Riccitelli per volontà di Maurizio Cocciolito e pubblicato nell’autunno del 2020. La prima presentazione era stata prevista per celebrare gli ottanta anni dalla scomparsa del musicista, il 27 marzo di quest’anno, occasione poi rinviata per motivi legati all’emergenza sanitaria. Il nucleo di partenza del saggio è stato preparato in occasione della prima edizione delle Giornate di Studi Musicali Abruzzesi di Sulmona, nel 2013 e nasce in vista di un progetto di recupero e di valorizzazione del patrimonio musicale abruzzese varato dal gruppo di ricerca Abruzzo Beni Musicali, di cui l’autore fa parte, gruppo che eredita il lavoro di figure come Francesco Sanvitale e Walter Tortoreto.

Silvio Paolini Merlo, L’incognita Primo Riccitelli. Lo stato attuale degli studi sull’opera e sul lascito artistico. Con una trascrizione del Fascicolo Riccitelli della Biblioteca Delfico di Teramo, prefazione di Maurizio Cocciolito, “A16”, Aracne Editrice, Roma 2020, pp. 176, 15 euro.