TERAMO – Il Castelnuovo Vomano brinda alla conquista della Serie D in una giornata nella quale ci sarebbe soltanto da esultare e da brindare per il risultato sportivo conseguito. I problemi del domani? Verrebbero dopo, ed invece c’è una società che con il suo patron, ancora una volta e persino in questi momenti, dichiara che il titolo sportivo (richiestissimo) andrà altrove! Bene farebbe Di Stefano, al contrario, a valutare una sola eventualità, almeno prioritariamente, quella cioè di lasciare al territorio la quarta serie nazionale, perché è al territorio che appartiene, prima che a lui.
Potrà anche avere dalla sua il diritto di fermarsi, se vorrà, ma non certamente quello di giocare con il titolo sportivo come fosse un bene privato: non è così e ci aspettiamo prese di posizione, interventi e risposte, da Cesare Spinelli e dal Sindaco di Castellalto Rocci, che chiamiamo in causa da subito.
Adesso narriamo della parte sportiva. E’ stato un autentico miracolo? No. Il Castelnuovo Vomano aveva perso il campionato di Eccellenza abruzzese per un solo punto, tenendo testa al Giulianova fino all’ultima giornata del campionato. Nei play-off, poi, solo vittorie, prima con i senesi del Valentino Mazzola, andata e ritorno, e poi con il Montespaccato (0-1 e 3-2): sommate alle precedenti fanno 15 successi in 15 partite, quasi un trionfo vero e proprio.
La presenza della quarta società teramana nella Serie D nazionale (la settima delle abruzzesi), renderà felice anche la Delfino Curi Pescara, che dovrebbe essere ripescata nel campionato di Eccellenza abruzzese, se presenterà domanda (con l’Atessa, a scalare, in Promozione).
Tornando alla gara, la formazione di Del Zotti ha indiscutibilmente meritato il successo (3-2), anche se al riposo si era andati sull’1-1 per una ingenuità del portiere neroverde, che aveva bloccato con le mani un retropassaggio di un compagno, prima di smistare altrove la sfera. I marcatori per il Castelnuovo, nell’ordine: Piscopiello (1-0), Espinar su punizione (2-1) e Sanchez Montilla (3-2).