TERAMO – Sei Sindaci chiedono a Marsilio di blindare i loro territori per bloccare la possibilità di contagio del Covid 19. “Marsilio faccia un’ordinanza simile a quella firmata per Ariano Irpino (Avellino) dal suo collega della Campania, Vincenzo De Luca, per mettere in quarantena la popolazione dei nostri comuni e vietare l’entrata e l’uscita dai territori”: scrivono in una nota formale  i sindaci di Castiglione Messer Raimondo, Vincenzo D’Ercole, di Elice, Gianfranco De Massis, di Arsita, Katiuscia Cacciatore, di Bisenti, Enzino De Febis, di Montefino, Ernesto Piccari, e di Castilenti, Alberto Giuliani. I sindaci si definiscono “estremamente preoccupati” per la situazione che si è creata in Val Fino e nel territorio dei sei comuni, dove sono “anomale” le cifre del contagio: undici casi in un territorio in cui vivono poche migliaia di persone “Tutti e undici – sottolineano – sono sintomatici e ricoverati. Non abbiamo notizia di persone positive, ma asintomatiche e il timore è che siano molti di più dei pazienti in ospedale”. “Nell’area, – aggiungono – ci sono numerose aziende in cui lavorano addetti provenienti da altre zone della regione. Servono restrizioni ancora più rigide, bisogna limitare i contatti per contenere il contagio. E’ necessario far sì che nessuno entra o esca dai confini comunali”, concludono i primi cittadini.

 

Il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, in qualità anche di Presidente del Comitato Ristretto dei Sindaci e di Presidente Anci Abruzzo interviene sulla questione:

Si è appena conclusa la lunga videoconferenza finalizzata ad affrontare la situazione di particolare emergenza sanitaria nell’area della Valfino, con il coordinamento, insieme a tutti gli attori istituzionali e sanitari, del Presidente della Regione Marsilio.

Si è confermata, numeri alla mano, la situazione di gravissima criticità epidemiologica nella zona che costituisce l’unico grave focolaio della nostra provincia e che, come tale, va sottoposta ad un regime di protezione speciale per evitare che possa propagarsi la diffusione del contagio.

Continuiamo a chiedere insieme ai sindaci e al presidente della provincia, la chiusura dell’area nella forma giuridica e istituzionale ritenuta più efficace.

Di intesa con la ASL, con i Sindaci, abbiamo chiesto il potenziamento e l’accelerazione degli esiti degli esami effettuati e dei nuovi, numerosi, tamponi ancora da effettuare. Ciò al fine di arrivare subito alla reale ed effettiva situazione del contagio che già ora nella zona è decisamente pesante e che non può essere sottovalutata.

Intanto i Sindaci, sulla base dei pesanti dati sanitari già comunicati dalla Asl, sono pronti ad adottare le ordinanze di carattere sanitario.
Abbiamo chiesto al Presidente Marsilio di valutare l’opportunità di emanare una ordinanza regionale come fatto da altre regioni (da ultimo la Campania) per istituire una zona rossa speciale su quell’area e in tutte le altre zone della Regione che fanno registrare situazioni simili.

Come Presidente Anci Abruzzo ho garantito a tutela di tutti i comuni del territorio il supporto per ogni azione a difesa della salute dei nostri cittadini.

In ogni caso, in questa fase nell’area della Valfino va subito limitato se non proprio impedito il flusso di persone da e verso la zona anche per motivi lavorativi.

Anche le importanti imprese della zona sono chiamate a comprendere che deve essere loro interesse fermarsi o ridurrre sensibilmente l’attività per qualche giorno per evitare che il rischio di propagazione del contagio possa produrre effetti negativi duraturi.
I sindaci della Valfino non possono essere lasciati soli. Siamo tutti a sostegno loro e delle nostre comunità.
Si intervenga subito, prima che sia tardi.

Questa è la priorità assoluta da affrontare sul nostro territorio, non solo provinciale. E su questo dobbiamo continuare a lavorare a testa bassa.