Prima o poi qualcosa, nella società del Teramo Calcio, dovrà cambiare: conta poco o nulla se oggi o tra un mese. Cambierà per necessità: lo ha chiesto, ripetutamente, Luciano Campitelli, vale a dire l’imprenditore che mai e poi mai (fino al 2015) sarebbe stato disposto a prendere in considerazione tale eventualità. Oggi cerca soci con il lanternino; è questo il primo obiettivo da centrare, ma per esclusiva necessità economico-finanziaria. Resta massimo il rispetto verso chi, dal 2008, ha speso fiumi di soldi accettando anche l’intollerabile, ci mancherebbe, ma è arrivato il momento di voltare pagina, non ci sono dubbi, con o senza Luciano Campitelli. Col passare dei giorni si ha sempre più l’impressione che il bistrattato (dalla curva) Presidente, intenda aprirsi a nuovi investitori, ma non cedendo loro il controllo: in poche parole si cercano soldi freschi ma a menare le danze resterebbe lui, il buon Luciano Campitelli. Non  è frutto del caso il fatto che, Nicola Di Matteo, presentato come Amministratore Delegato con i poteri che ne sarebbero conseguiti, è stato prima osannato e poi oscurato: personalmente non credo affatto alle “indicazioni” del Comitato Etico, che può e deve prendere le distanze da frasi sbagliate (senza tornare nel merito…), ma certamente non può impedire al Teramo Calcio che un uomo assolutamente integro, ne entri a far parte! La domanda sorge allora spontanea (in attesa che tra i due soggetti, apparentemente in ottimi rapporti, venga scritta la parola fine, non ancora scritta…): cosa si cela dietro ad annunci inopportuni, operazioni svolte nel massimo riserbo, fughe di notizie anche clamorose con “ritorni di fiamma” da taluni ipotizzati o da presenze societarie in territorio estero? Non sarebbe il caso che, finalmente, almeno per una volta, le azioni e gli intendimenti societari di un bene privato che porta il nome della nostra città, vengano esposte con chiarezza, magari da un professionista, anche esterno, che riesca a fugare i tanti, tantissimi, dubbi? E’ talmente vero quello che registriamo, che persino il Manager della Sport Man, tal Alessio Sundas, corre o correrebbe in aiuto del Teramo Calcio, ma da intermediario: “…ci sarebbe un operatore economico pronto ad investire nei club in difficoltà…”, dice. Non andiamo oltre. Per adesso.