Nell’imminente chiusura della stagione venatoria 2019/2020 il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe, traccia un breve bilancio della gestione faunistico venatoria condotta, fino ad oggi, dalla Giunta Marsilio e dall’Assessore al ramo, Emanuele Imprudente, definendola senza esitazione “la peggiore che l’Abruzzo ricordi”.

“Già prima dell’avvio della stagione della caccia e dopo l’ennesima bocciatura del TAR Abruzzo alle varie proposte di Calendario Venatorio avevo denunciato, con forza, la gestione superficiale e a dir poco fallimentare operata, in questo come in altri campi, dall’attuale Giunta regionale di centrodestra” dichiara Pepe. “Oggi, a distanza di quasi un anno dal suo insediamento, ovvero un tempo ritengo sufficientemente ampio per poter esprimere un giudizio motivato, la mia opinione non cambia, ma nel frattempo è cambiata quella di molti cacciatori che non hanno visto nulla di quanto promesso loro dal centrodestra in campagna elettorale”.

“Alla base dell’impietoso giudizio vi sono, innanzitutto, tutta una serie di elementi ricompresi nel Calendario Venatorio, il peggiore della storia abruzzese, a cominciare dall’apertura a partire solo dal mese di ottobre, malgrado le fallaci promesse ai cacciatori dalla Giunta Marsilio che si è vista bocciare dal TAR Abruzzo l’unico provvedimento in materia di caccia emesso dall’Assessore Emanuele Imprudente” rimarca il Consigliere regionale teramano. “Sono stati tantissimi i cacciatori abruzzesi che nel corso di questi ultimi mesi hanno segnalato le tante incongruenze contenute in questo fondamentale documento mostrando sconforto per l’evidente peggioramento rispetto al passato. I cacciatori infatti sono rimasti per tutto il mese di settembre in attesa della riapertura della caccia, per di più con l’impossibilità di addestrare i propri cani e l’assoluta incertezza sulla data definitiva di apertura, ingenerata dall’assenza totale di informazioni verso l’utenza”.