TERAMO – Quando nell’interminabile estate teramana anticipammo l’interesse verso il Teramo Calcio dell’imprenditore romano del caffè, Lorenzo Ponzuoli, si ebbero reazioni positive, immaginando che il calcio lo si potesse continuare a fare con una società diversa ed a livelli decisamente migliori.

Gradualmente, poi, le situazioni sono cambiate, ma che variassero in maniera quasi sostanziale nessuno se lo sarebbe aspettato e noi, ai quali piace conoscere le situazioni fino in fondo, andando oltre i comunicati stampa di facciata, abbiamo chiesto ed ottenuto un’intervista da chi, oggi, è il “solo sponsor” della SSD Città di Teramo, al quale più di qualcosa, strada facendo, non deve essere andato benissimo.

Il suo approdo a Teramo aveva riacceso un po’ di entusiasmo: poi, gradualmente, lo abbiamo visto sempre più ai margini. E’ stato così o ci sbagliamo?

E’ cambiato un po’ tutto quando ci hanno assegnato la Promozione e quando il direttivo, che era sorto per lavorare in equipe, è andato a farsi benedire. Io ero prontissimo ad operare e non soltanto a prendere atto di decisioni delle quali non sapevo nulla. Ci tengo a dirle che mi ero attivato per trovare casa a Teramo, per mettermi a disposizione del club dal mercoledì alla domenica

Cosa le piace meno del gruppo che Lei ha comunque sponsorizzato?

Io sono persona di parola ed ho fatto quel che avrei dovuto: anzi è bene sapere che l’ho fatto successivamente ai miei saluti. In fondo, ad oggi, faccio ancora parte di quel direttivo

La SSD Città di Teramo ha scritto in una nota che Lei ambiva alla Presidenza: è verità?

Da una parte è anche vero, ma lo avrei fatto rispettando le indicazioni collegiali: evidentemente ho visioni diverse rispetto agli altri e magari saranno sbagliate proprio le mie

– Nel conoscere un po’ meglio la città che idee si è costruito al riguardo?

La città in quanto tale la conoscevo dal 2019, dai tempi del Campitelli che stava cedendo la proprietà. A me Teramo piaceva e piace ed è anche per questo, aspetti commerciali a parte, che ho sentito il richiamo di una piazza che aveva bisogno di aiuto

– La cosa che più di altre ha apprezzato

La risposta di tanti che non hanno voltato le spalle alla difficile situazione che si era creata ed ho anche apprezzato il modo con il quale la tifoseria si è posta dinanzi alle avversità, con molta sensibilità e con poca critica. Personalmente avrei reagito in maniera diversa

– Quella che ha apprezzato meno?

Sinceramente organizzare un raduno con 11 calciatori e con 2 contratti firmati non è stata una scelta condivisa. L’avrei proprio evitata; in quell’occasione scattò qualcosa in me di poco positivo

“Panem et circenses” è una locuzione per sintetizzare le aspirazioni di chi ama la ribalta senza poterselo permettere. E’ una situazione che si confà all’operato della SSD Città di Teramo?

Non nella chiave di lettura brutale che forse mi chiede. Certo, oggi sono all’oscuro di tutto, ma l’impostazione originaria, dalla quale s’era partiti, era corretta. Successivamente lo Statuto andava riformato e così fosse stato non sarei passato per  essere un “rompiscatole”. In realtà non lo sono ed in fondo, lo ripeto, faccio ancora parte del direttivo

Sabato sarà a Montorio al Vomano per l’esordio?

Certo che ci sarò, magari in un cantuccio, ma ci sarò eccome!