CASTELLALTO – Due giorni fa, 48 operai e operaie della Purem by Eberspaecher di Castellalto sono stati licenziati con una email, senza nemmeno attendere l’imminente incontro previsto con i sindacati.
Una pratica che ricorda la vicenda GKN, quando 422 operai e operaie vennero licenziati con le stesse modalità: licenziamenti poi considerati illegittimi dal Tribunale del Lavoro di Firenze.
Ma se c’è una cosa che la storia della GKN e di tutti gli operai e le operaie in lotta per un lavoro dignitoso ci insegna, è che la lotta, quando diventa collettiva, diventa più forte ed efficace.
Lottare contro l’esternalizzazione della Purem equivale a lottare contro questo sistema capitalista che, in nome del profitto, guadagna sul sudore e i sacrifici delle persone; sfrutta i territori finché sono produttivi, spremendoli fino all’ultima goccia, per poi abbandonarli, scegliendo di esternalizzare per minimizzare i costi e massimizzare i benefici.
Con la loro arroganza e il loro menefreghismo, pensano di trattare gli operai e le operaie come numeri, come merce da smistare, senza valutare alternative né fornire spiegazioni.
Noi questo non lo permetteremo!
Saremo al fianco degli operai e delle operaie della Purem, che hanno scioperato e si stanno organizzando per continuare a lottare. Ci uniremo a loro, perché lottare contro quei licenziamenti equivale a lottare contro i potenti che ci affamano, gli stessi che ci vogliono divisi, sempre gli uni contro gli altri.
È proprio di questo coinvolgimento collettivo che hanno paura.
La solidarietà è un’arma e di certo la Purem non se la caverà con una email! – Casa del Popolo –