Le buone idee vincono sempre. Possono incontrare ostacoli, muri, intoppi ma alla fine trionfano. Ideare ed organizzare una via Crucis una settimana prima dei riti pasquali ufficiali, allestirla all’interno del suggestivo scenario del Teatro Romano, rientra in questa tipologia. Dopo anni di dibattiti sul futuro e sulla riqualificazione del gioiello aprutino, la Diocesi di Teramo-Atri e il Vescovo Mons. Lorenzo Leuzzi hanno ridato fascino ad un luogo attraverso la rievocazione delle 14 stazioni della Via Crucis,  illuminando la Croce e il folto pubblico (circa 400 persone) che, nonostante la pioggia, non ha perso l’occasione per assistere ad un evento così inedito per la nostra città. Un’organizzazione altamente professionale da parte della Curia che ha saputo ben curare anche la parte della comunicazione, volendo regalare alla città la diretta televisiva e in streaming sui vari organi di informazione locali. Un plauso assoluto al Vescovo aprutino e ai giovani delle parrocchie della Diocesi, veri ideatori dell’evento, perchè dopo anni di immobilismo politico, figlio del torpore e dell’apatia, hanno non solo sollevato lo “spirito” cittadino, ma hanno dato il là e preparato “la via” per il futuro. E un’amministrazione comunale che ha come mantra quotidiano il “recupero della bellezza”, non potrà non avere colto il forte e nitido messaggio arrivato ieri sera dal Vescovo, e la valenza, oltre che simbolica, concreta del recupero di un luogo e di uno spazio, che ha come obiettivo la “resurrezione” di una intera città.