PESCARA – Rifondazione Comunista ha indetto per sabato 13 giugno una conferenza stampa a Pescara sulla scuola.
Secondo il Miur 500.000 studenti sono stati esclusi dalla didattica a distanza. Non è accettabile una ripresa dell’anno scolastico a settembre in cui non sia garantito il rapporto diretto tra insegnanti e alunne/i nella sicurezza rispetto al contagio. Non è ipotizzabile il proseguire col ricorso alla “didattica a distanza”, né il mantenimento di classi sovraffollate.
Ogni anno concluse le operazioni di immissione in ruolo restano scoperte quasi 35.000 cattedre. A queste vanno poi sommati i 56.564 posti, tra organico di fatto e deroghe di sostegno da attribuire con incarichi fino al 30 giugno, insegnanti precari che riescono a prendere servizio con l’anno scolastico già in corso e classi che rimangono per mesi scoperte, con un grave danno alla formazione degli studenti.
Ad esempio in Abruzzo annualmente vengono autorizzati, in deroga agli organici già disponibili, oltre 2.000 insegnanti di sostegno, la stragrande maggioranza risulta priva della specializzazione, perché mancano i corsi abilitanti, e prendono servizio mesi dopo l’avvio dell’anno scolastico, senza alcuna continuità tra insegnante e alunno da un anno all’altro.
Edilizia scolastica e sovraffollamento sono cruciali. In Italia il 42% delle scuole è stato costruito prima del 1971, il 30% tra il 1971 e il 1983 e il 28% dal 1984 in poi. Abbiamo bisogno di una grande opera la messa in sicurezza del patrimonio scolastico, abbiamo bisogno di scuole belle, accoglienti e funzionali.
I sindacati stimano la necessità da 12 a 20 miliardi di euro per l’immissione in ruolo e la stabilizzazione degli insegnanti e del personale Ata, per l’edilizia scolastica. I soldi ci sono. Basta con l’assistenzialismo ai miliardari mentre milioni di lavoratori non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione e scuola e sanità sono in estrema sofferenza.
Come Rifondazione Comunista chiediamo di
– tassare le grandi ricchezze sopra il milione di euro, rendere il fisco equo e colpire davvero l’evasione fiscale!
– battersi in Europa perchè la Bce emetta direttamente, come stanno facendo le banche centrali di tutto il mondo, le grandi risorse indispensabili perché tutti i paesi europei superino la crisi senza le gravi conseguenze economiche, sociali e occupazionali già subite dopo quella del 2008.
Bisogna estendere il reddito di cittadinanza a tutte/i quelle/i che ne hanno bisogno, aiutare le piccole imprese dei settori più colpiti, condizionare sostegno alle grandi imprese perlomeno al mantenimento dei livelli occupazionali e alla riconversione ambientale. Investire sulla scuola pubblica e sulla sanità, 2 pilastri fondamentali della nostra Costituzione e delle nostre comunità, dopo anni di tagli sciagurati di cui oggi paghiamo le conseguenze.
Non è vero che i soldi non ci sono!