L’AQUILA – “Quindi ricapitolando: ACA dichiara in audizione in Commissione di inchiesta che il Comune di Chieti ha 134 utenze pubbliche abusive (alcune prive di contatore, altre con contatore ma non fatturate). Il Sindaco Ferrara oggi sulla stampa ci conferma che le utenze in questione sono 117. E chi “sbaglia” – secondo il Sindaco – sarebbe la sottoscritta che ne ha dato notizia agli abruzzesi! È incredibile!”. Così Sara Marcozzi, Presidente della Commissione di Inchiesta sull’emergenza idrica in Consiglio regionale.
Mi spiace che il Sindaco Ferrara prenda sul personale una questione di dati oggettivi la cui responsabilità nessuno in alcuna sede ha dichiarato essere riconducibile alla sua amministrazione, e di certo le motivazioni che oggi adduce sulla stampa non possono rappresentare una valida giustificazione per la situazione attuale. Il fatto, come dice il Sindaco, che dette utenze non siano mai state contabilizzate “perché fino al 2017 il Comune ha gestito in proprio il servizio idrico e per questo, in alcuni casi, non ha ritenuto neanche di dover allacciare i contatori” la dice lunga sulla sensibilità all’utilizzo accorto delle risorse idriche. Non censire le utenze non comporta solo il “non pagare le bollette” – che il Comune, dice il Sindaco, decideva di non emettere a sé stesso – vuol dire anche non misurare i consumi reali e, di conseguenza, non essere in grado di avere un dato certo sulle dispersioni fisiche di acqua lungo la rete. Circostanza che, tra l’altro, stando all’ultimo report ISTAT, ha fatto conquistare alla città di Chieti la maglia nera in Italia per dispersioni fino al 70%. E non ci abbiamo fatto una bella figura. Per cui confermo quanto detto in precedenza: non censire le utenze è fatto gravissimo. Questa sciatteria perpetrata per anni unitamente alla mancata manutenzione ordinaria e straordinaria sulle reti da parte del Comune – non dell’amministrazione Ferrara (!) – ha di certo contribuito ai numerosi disagi che i cittadini di Chieti ancora oggi sono costretti a subire. Disagi ai quali si spera di riuscire a mettere fine grazie agli interventi finanziati dal PNRR sui quali la Commissione che mi onoro di presiedere ha acceso un faro e sta vigilando”.
Ciò premesso, faccio presente al Sindaco Ferrara che, come lui, anche io siedo nelle istituzioni e devo rendere conto del mio operato ai cittadini. Ragion per cui nell’ultima seduta di commissione, come avvenuto per tutte le precedenti sedute, mi sono limitata a riportare agli abruzzesi quanto emerso dalle audizioni. Ho letto, inoltre, della richiesta di audizione inviatami (alla quale ho già risposto) a cui non mancherò di dare seguito, ricordando che la sottoscritta, già diverse settimane fa ha inviato comunicazione ad ANCI, con preghiera di inoltro a tutti i sindaci abruzzesi, recante l’invito a inviare alla Presidenza della Commissione osservazioni, segnalazioni e/o richieste di audizione in commissione. Oltre ad aver già in calendario le audizioni dei sindaci dei capoluoghi di provincia”.
Sapevo – conclude il Presidente Marcozziche l’istituzione di una commissione di inchiesta che facesse luce sulla gestione dell’acqua nella nostra regione avrebbe urtato molte sensibilità ed ero consapevole sin dall’inizio che mi sarei scontrata con molte resistenze. Nessun problema, continueremo a lavorare per i cittadini abruzzesi, per garantire loro il miglior servizio idrico possibile e per eliminare ogni disagio esistente. Per far ciò, approfitto per ricordare l’indirizzo e-mail al quale comitati, associazioni e gruppi di cittadini possono scrivermi direttamente per segnalare disagi e per richiedere di essere auditi: presidentecommissione.emergenzaidrica@crabruzzo.it”.