TERAMO – Una volta c’era una città di Teramo riconosciuta in provincia come la guida politica, amministrativa ed economica dell’intero territorio. Il Sindaco di Teramo aveva autorevolezza rispetto ai colleghi delle comunità circostanti e incideva sulle decisioni.
Il Sindaco D’Alberto con la battaglia contro l’attuale governance della Ruzzo Reti Spa e le sue successive dichiarazioni dopo il
pronunciamento del Collegio Arbitrale ha sancito la mancanza di rispetto nei confronti degli altri sindaci della provincia che
rappresentano comunque la maggioranza della della popolazione. Il risultato del voto in un assemblea che finisce 33 a 1 è democrazia e la crociata del primo cittadino teramano contro la gestione politica degli enti fa sorridere perché lui stesso ha la funzione di direzione politica del nostro comune.

Teramo ha bisogna della buona politica e di una visione per il futuro; non si può coinvolgere la cittadinanza con ripicche personali mal digerite che gravano sui conti del bilancio comunale e quindi su quello della popolazione Teramana.

Ci auspichiamo che prevalga il buon senso di tutta la maggioranza che attraverso una raccolta collettiva si faccia fronte delle spese legali del collegio arbitrale salvaguardando il bene più prezioso, ovvero i cittadini Teramani.

Andrea Di Giovanni
Verso Teramo