L’AQUILA – Istituito in Abruzzo il Registro regionale degli informatori scientifici del farmaco. Dopo l’approvazione in quinta commissione Salute, il progetto di legge, presentato dai consiglieri della Lega Vincenzo D’Incecco e Carla Mannetti, ha ricevuto oggi il via libera all’unanimità dal Consiglio regionale. “Si tratta di un passo importante per migliorare la qualità dell’informazione scientifica, rafforzare la farmacovigilanza e riconoscere il ruolo degli informatori scientifici nel sistema sanitario regionale”, sottolineano D’Incecco e Mannetti. Il Registro include anche una sezione dedicata ai professionisti che svolgono prevalentemente attività di informazione scientifica su dispositivi medici, presidi medico-chirurgici, alimenti a fini medici speciali, prodotti nutrizionali e parafarmaci. Questo permetterà agli organi di controllo di disporre di dati finora non disponibili, rilevanti per una migliore gestione del governo clinico. “Un vantaggio significativo a livello sanitario regionale – proseguono D’Incecco e Mannetti – è il potenziale contenimento della spesa pubblica. L’informazione scientifica accurata e imparziale mira infatti a promuovere un uso razionale dei farmaci, evitando sprechi e prescrizioni inappropriate”. Attualmente, non essendovi un ordine professionale degli informatori scientifici costituito con legge dello Stato, l’iniziativa abruzzese colma un vuoto normativo, seguendo l’esempio di regioni come Calabria, Basilicata, Campania e Marche. Il progetto di legge prevede inoltre l’istituzione di un Tavolo permanente sul farmaco, composto da rappresentanti della Regione, medici, farmacisti e informatori scientifici. Questo organismo avrà il compito di facilitare il dialogo tra tutti gli attori della filiera farmaceutica, “essenziale per il continuo miglioramento della sicurezza e dell’efficacia dei farmaci e dei parafarmaci”. “Gli informatori scientifici del farmaco – spiegano ancora i consiglieri della Lega – svolgono un ruolo cruciale nella raccolta di dati sugli effetti terapeutici e collaterali dei farmaci, fungendo da ponte essenziale tra l’industria farmaceutica e gli operatori sanitari”. La legge non comporta alcun onere per il bilancio regionale o per le Asl, in quanto l’iscrizione al Registro è a costo zero e la partecipazione al Tavolo è gratuita.