TERAMO – La ricostruzione finalmente prende una prima piega positiva: una delle cause è appunto il Covid che ha visto aumentare la produttività dei dipendenti con il tele lavoro da casa addirittura del 40%. La considerazione è del direttore dell’Usr di Teramo, Vincenzo Rivera, che rende noto come ora la sua sede può, entro questo mese, avvalersi di ben 78 addetti che daranno un impulso fondamentale al disbrigo delle pratiche. Una fase che si prospetta in discesa, o almeno molto più fluida di prima, anche perché le tutte le numerose pratiche in arretrato che bloccavano gli iter sono state azzerate. A ciò si aggiunge appunto anche l’alta percentuale di produttività riscontrata tra i dipendenti in tempi di Covid attraverso lo smart working: “+ 40% in più del normale” afferma Rivera. “In genere, in questi casi, molto tempo morto veniva portato via dal lavoro di front office: ora metteremo a regime questa prassi regolarizzando due-tre giorni di lavoro a casa e i restanti in ufficio”.

Altra novità che darà il là alla ricostruzione è la firma dell’intesa con il Comune di Teramo: “Abbiamo deciso che il personale assegnato al sindaco D’Alberto per le pratiche dello sblocca cantieri resteranno almeno per un anno nella nostra sede dell’Usr. Noi non faremo solo attività formativa ma anche di istruttoria ordinaria”.

Il Comune ha avuto sette unità (con il comma 1 dell’arti 50 bis) e sono coloro che si sono concentrati all’assistenza per la popolazione, sono legati al riscontro Usr delle pratiche di ricostruzione per la conformità di edilizia urbanistica “sono difatti quelli che da 4 anni sono nei comuni”.

Questo è stato possibile attraverso lo sblocca cantieri che ha visto modifiche: difatti si è tolto il tetto numerico alle assunzioni, lasciando quello finanziario.

Oltre a ciò, sono arrivati i duecento addetti da spalmare sui territori di tutto il cratere del Centro Italia: “Trenta spettavano all’Abruzzo, di cui quattro al Comune di Teramo che si aggiungeranno il 16 maggio ai sette di prima (che hanno già preso servizio all’Usr)”.

“Complessivamente sono arrivato ad una dotazione di pianta organica di 78 addetti e solo qualche tempo fa, prima che arrivassi, ne erano solo 27. Tant’è che le pratiche arretrate che a me spettano di mettere in istruttoria sono 363, ormai già tutte assegnate: in pratica ho azzerato tutto l’arretrato dell’ufficio (erano 683 pratiche in totale, ndr), grazie anche al lavoro di coordinamento dell’ingegnere Luca Centofanti”. Ora si darà il via alla fase istruttoria che può durare anche due mesi “dipende dalla completezza documentale della pratica”.

Oggi i cantieri aperti sono 289 tra ricostruzione leggera e pesante. “In questi giorni abbiamo in lavorazione 1350 pratiche nell’Usr, di queste 600 sono in attesa del parere di conformità dei comuni, altre 350 sono in capo ai professionisti, la restante parte, circa 400, è all’interno dell’Usr, l’arretrato quindi sta per essere smaltito”.

Maurizio Di Biagio