PINETO – La sez. A.N.P.I. di Pineto, rispetto alla presa di posizione strumentale di FdI nei confronti dell’Assessore Marta Illuminati, ribadisce quanto già dichiarato all’interno della pagina ANPI PINETO. Ovvero, rispecchiando la funzione dell’ANPI all’interno della società, afferma quanto sia forte e predominante l’interesse verso la verità storica. E per rimanere sul Giorno del Ricordo ribadisce quanto sia importante studiare la Storia per capire cosa in realtà sono state le foibe e quanto è importante che entrino a far parte di una memoria collettiva perché anche questa pagina di lutti sia d’insegnamento per una verità storica. E per conoscere cosa successe effettivamente dopo l’8 settembre 1943 quando si scatenarono vendette e rancori mai sopiti è importante ricordare il ventennio precedente, quando con la fine della prima guerra mondiale i nazionalismi si affermano fino a sfociare nei razzismi di Stato, quando il Regno d’Italia comincia una politica di italianizzazione forzata delle “terre irredente”. I funzionari e gli impiegati sostituiscono i locali, la lingua obbligatoria diventa l’italiano pertanto vietate le lingue ufficiali fino a far sentire gli slavi, i croati, i dalmati ecc stranieri in patria, chiusura dei licei e delle scuole elementari, confino per esponenti sloveni e croati. Violenze fasciste non contrastate dalle autorità, incendi di sedi associative, legge sulle manifestazioni pubbliche, sull’ordine pubblico, il cambio dei cognomi che vennero quasi tutti italianizzati. Il colpo definitivo al sistema scolastico arrivò il 1° ottobre 1923 con la riforma Gentile e con le leggi razziali del 36/37 nei confronti di cittadini di pelle nera e poi quelle del 38 dividono ancora di più la cittadinanza : gli “italiani puri “ e ”gli inferiori”. A Trieste era presente una forte comunità ebraica fortemente colpita. Dunque nel 41 dopo un criminale bombardamento su Belgrado, rasa al suolo, Germania, Italia, Ungheria invadono la Jugoslavia. … “Già nel 1941 i fascisti internarono 30.000 sloveni e croati, uomini donne e bambini. In un incontro con Mussolini il 31 luglio 1942 si decide con una lettera al Comando Supremo la deportazione di massa dell’intera popolazione slovena.”il duce ha detto che la miglior situazione è quando il nemico è morto…..applicare la fucilazione ogni volta che ciò sia necessario…senza guardare in faccia nessuno” (Roatta nella riunione del 23.5.1942).
L’ANPI ripresenta i fatti storici come purtroppo sono avvenuti, senza alcuna giustificazione verso la barbarie perpetrata anche a danno dei civili italiani che in quel tratto di storia vivevano nella Jugoslavia. Ma la Storia va studiata, capita e contestualizzata. E proprio questa è stata la posizione dell’assessore Marta Illuminati, tesserata della locale sezione ANPI. Riprendendo le parole del prof. Mario Canali ordinario di storia contemporanea all’Università di Camerino : “Ritengo aberrante avvicinare i due fenomeni. La Shoah è un genocidio, il tentativo di liquidare un popolo con l’uccisione di 6milioni di persone, un’uccisione organizzata da parte di uno Stato nei confronti di una popolazione che non aveva fatto nulla…. Riguardo alle foibe ricordiamo che li ci sono stati venti anni di regime fascista, un’italianizzazione coatta con espropri di beni da parte delle nuove autorità italiane, abolite le scuole, la lingua e imposti nomi italiani. Questo non giustifica di certo ma fa capire il substrato su cui si innesta una reazione” . “…..Quindi la Shoah nasce dal razzismo, le foibe da conflitti storici limitati a quell’area”. Gli ebrei sono stati uccisi con un progetto pianificato su larga scala non avevano occupato territori né si erano resi complici di massacri come accadeva invece nelle terre slave da parte dei nazisti tedeschi e dei fascisti italiani che lì avevano seminato barbarie fin dalla fine della prima guerra mondiale, rendendosi colpevoli di soprusi di vario genere. L’ANPI ribadisce il suo impegno per la verità storica ed è pronta a combattere il rigurgito fascista con la cultura, lo studio e la memoria, contro ogni strumentalizzazione fascista o da qualunque parte provenga e contro ogni vergognoso attacco fatto di insulti personali.
Presidente ANPI di Pineto Rita Trinchieri