TERAMO – Con riferimento alle questioni poste dal Comune di Roseto nel comunicato inviato agli organi di informazione, il consigliere delegato alla viabilità, Mario Nugnes, dichiara quanto segue con preghiera di pubblicazione. “Faccio rilievi sul metodo, una richiesta d’incontro, legittima anzi utile per gli argomenti trattati – tutti di carattere tecnico –  viene trasformata in una querelle mediatica facendo saltare i normali processi istituzionali. In realtà sarebbe bastata una telefonata o anche una chiacchierata visto che siedo sui banchi del Consiglio e con il Sindaco ci vediamo spesso. Nel merito delle questioni poste direi che è proprio il caso di incontrarsi per incrociare le rispettive informazioni visto che sulla maggior parte delle questioni poste, Comune e Provincia, devono agire all’unisono. Per quanto riguarda l’allargamento del ponte del Fosso Canale stiamo concludendo la fase espropriativa, nei tempi e nei modi di legge.  Per i lavori del porticciolo la gara è stata assegnata e siamo in attesa della firma del contratto da parte della ditta Savigi ma il cantiere potrà partire, presumibilmente, a primavera e comunque con condizioni meterologiche favorevoli: non sono lavori che si possono fare in piena stagione invernale. Come sa bene il Sindaco, però, nel caso del porticciolo, c’è un lotto zero che deve essere realizzato dal Comune, quindi, c’è proprio bisogno bisogno di un coordinamento perché stiamo aspettando la documentazione sull’opera senza la quale è anche difficile fissare un cronoprogramma.  Anche sulla pulizia dei fossi e nello specifico del Borsacchio, la Provincia, su disposizione di un’apposita legge regionale, non solo non ha più alcuna competenza – che infatti la legge assegna ai Comuni – ma non ha più né personale (gli ingegneri idraulici tutti transitati al Genio Civile della Regione ndr)  né capitoli di spesa. Ora, certamente siamo di fronte ad incongruenze normative e logistiche, ma Comuni e Provincia sono sulla stessa barca e si devono alleare per cercare di risolvere un problema che, al di là del Borsacchio, sta diventando paradossale visto che in Abruzzo i fossi non sono più puliti da nessuno e che questo incide e non poco sui dissesti e sulle frane. Insomma tutto ciò per dire che stiamo parlando di ordinaria amministrazione fra due istituzioni e che è certamente necessario che ci incontriamo  fosse solo per informare che il consigliere delegato alla materia è di Roseto. Particolari, forse, ma che sottolineano una certa difficoltà di dialogo del Comune”.