TERAMO – Anche quest’anno Interferenze di ACS Abruzzo e Molise ha compiuto il miracolo dello scioglimento dei corpi e dei cuori, continuando a offrire dopo tredici edizioni spunti di riflessione, affrontando temi scomodi, mostrandoci parti di noi stessi, della società e del pensiero universale.

Ieri sera, dalle 19,30 alle 23 all’interno del Teatro Comunale di Teramo Interferenze ha composto un percorso a primo impatto molto variegato e poco omogeneo, ma che, giunti in fondo, riacquistava compattezza e struttura attorno ad un concetto di corpo in eterna evoluzione, nel piccolo delle nostre vite e nella storia universale.

Gli spettatori hanno riso immedesimandosi nelle ironiche peripezie di Silvia Gribaudi nel suo A corpo liber,  un corpo libero, appunto, di esprimesi come più ne ha voglia, nel tremolio della carne, nella danza del seno “una performance che acquista forza con gli anni che avanzano” aggiunge ironicamente la Gribaudi; hanno ammirato l’eleganza della scena e la perfezione delle movenze di una esperta performer come Francesca La Cava  in scena con In Habit; sono passati da un ambiente all’altro del teatro attraversando camerini e scale per arrivare alla sala Pino all’ultimo piano dello stabile, dove le proiezioni di Nicola Buttari e Martino Chiti sono tutt’uno con il corpo in evoluzione di Leonardo Diana in Egon, potenza espressiva e sapiente uso del videomapping; il nudo, annunciato e molto atteso dai più curiosi, è quello di Luna Cenere che con il suo Kokoro ha stregato tutti grazie all’incredibile padronanza del corpo, che non è più un corpo ma un è un bozzolo in evoluzione verso l’umano. Corpo politico, corpo libero, straordinaria performance energetica nel lavoro di Silvia Gribaudi, R.osa, in scena una incredibile Claudia Marsicano, attrice, cantante e performer napoletana, con un corpo importante che, prestata alla danza, ha fatto ballare al ritmo di pop music un pubblico divertito e liberato dalla costrizione delle poltroncine. Lo stesso spettacolo, in replica questa mattina con il patrocinio dell’Unicef, ha visto spettatori gli studenti dell’Istituto Alberghiero Di Poppa Rozzi che, dopo aver partecipato allo spettacolo interagendo con la performer, si sono fermati per un momento di restituzione, in un incontro con Claudia Marsicano, Silvia Gribaudi, la past president di Unicef Teramo Amelia Gattone Rubicini e la psicologa Italia Calabrese durante il quale le voci dei ragazzi si sono levate per comunicare ammirazione verso un’artista che ha saputo fare del proprio corpo lo strumento di una rivoluzione estetica e morale. Il percorso di Interferenze XIII edizione si è concluso nella sala Pino con la musica dance che, insieme alle video proiezioni e luci stroboscopiche ha accompagnato gli spettatori nella lunga performance di Salvo Lombardo e Daria Greco | Chiasma portando alla fine tutti a scatenarsi per qualche minuto in una sala da ballo non convenzionale. Un lavoro sulla dissonanza dei luoghi, delle musiche e dei movimenti che Lombardo sta portando avanti eche qualcuno aveva già potuto intuire nella Residenza teramana dell’artista per il progetto Zone Libre di ACS.