ALBA ADRIATICA – Il progetto di riqualificazione del Lungomare di Alba Adriatica riporta ancora una volta al centro della discussione pubblica il tema fondamentale della gestione del verde urbano.
Una gestione che deve essere sostenibile e può implicare anche delle scelte di sostituzione alla luce della pianificazione, intesa non solo come conservazione, ma come capacità di integrare e sviluppare il patrimonio arboreo armonizzandolo con lo sviluppo urbanistico, le esigenze di crescita e sviluppo della città e della sua comunità e l’emergenza climatica in atto.
In questo momento storico la sfida fondamentale che le amministrazioni devono cogliere è quella dell’adattamento alla crisi climatica dal punto di vista sociale, ambientale ed economico: proprio per questo la valutazione degli interventi deve essere fatta da un punto di vista il più trasversale possibile, che dia conto non solo della sostenibilità ambientale contingente, ma di un diritto ampio e diffuso alla sostenibilità urbana nel suo complesso, intesa anche come sicurezza infrastrutturale, valutazione delle risorse e della loro destinazione presente e futura, implementazione e miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi ecosistemici garantiti dal verde urbano.
“In questo quadro – dichiara la Presidente di Legambiente Abruzzo, Silvia Tauro – mentre resta fondamentale l’approccio scientifico e multidisciplinare che va assicurato in ogni fase del ciclo di vita del verde urbano, a partire dalla progettazione degli interventi di gestione proseguendo per la manutenzione e integrazione con lo sviluppo urbanistico nel suo complesso e in tutte le sue funzioni, è altrettanto centrale garantire un dibattito pubblico non solo aperto, consapevole e responsabile, ma che si faccia altrettanto responsabilmente carico di valutazioni complesse, mirate non solo a garantire la conservazione ma anche ad accompagnare e migliorare quei progetti che cercano di rispondere a vario titolo alle tante esigenze di cambiamento, crescita e sviluppo di una comunità tutta, con la quale è necessario confrontarsi stabilmente e nel tempo. Una corresponsabilità che chiama in campo tutti, anche il nostro ruolo di ambientalisti.”
La Legambiente chiede all’Amministrazione di continuare a garantire il confronto, ritenendo da sempre che i conflitti che inevitabilmente nascono intorno alla gestione del verde, anche per il suo ruolo culturale e identitario, vadano da una lato sottratti ad ogni possibile strumentalizzazione e dall’altro riconosciuti come elemento necessario al cambiamento, se portati avanti con correttezza, rispetto delle parti e una sana corresponsabilità di tutti gli attori in campo.