ATRI – Si è conclusa domenica 7 settembre l’undicesima edizione della Rassegna di Arte e Cultura Contemporanea “Stills of Peace and Everyday Life. Italia e Messico: Global Humanity”, che ha accolto più di 10mila visitatori nelle cinque mostre allestite all’interno delle sue diverse sedi espositive tra Atri e Pescara. Tra gli ospiti della serata di Finissage al Teatro Comunale di Atri, sono intervenuti la Direttrice Artistica della Fondazione Aria Giovanna Dello Iacono, il Vice Presidente Nereo Dell’Aventino e l’Assessore alla Cultura di Atri Domenico Felicione, che hanno salutato anche alla Presidente della Fondazione Aria Roberta Vinciguerra, assente per motivi personali. Moderati dalla giornalista Evelina Frisa, hanno poi evidenziato i punti salienti che anche quest’anno hanno caratterizzato lo svolgimento della Rassegna, soffermandosi sull’armonia profonda creata tra la cultura e le imprese, che si consolida e si esprime nei progetti come Stills of Peace, per trovare accordo e compenetrarsi pienamente con le Città che la ospitano. Tutto il lavoro svolto prima, durante e dopo la Rassegna è stato raccolto nel catalogo, presentato durante la serata, sottolineando la sua valenza di testimonianza e specificità a cui non si può rinunciare, soprattutto in un’ottica che guarda alla progettualità a lungo termine e all’importanza di far conoscere, specialmente alle generazioni più giovani, ciò che viene presentato nella Rassegna. Quest’anno in particolare, il volume racchiude quel senso profondo di attenzione al dialogo interculturale, che in una società contemporanea è alla base del superamento dei contrasti e del rispetto reciproco. Dal 2013, infatti, Stills of Peace ha messo in moto un discorso fortemente incentrato sulla necessità di riflettere sulle differenze tra i popoli in termini culturali, storici e socio politici, per comprenderne la ricchezza e riflettere sui principi centrali di una comunità civile fondata sulla pace e il mutuo soccorso.
A seguire la presentazione del progetto “Why not?” del regista messicano Damián Comas, in un dibattito tra l’artista e la curatrice Eva Comuzzi, in cui si sono alternate diverse proposte video di Comas, di cui i due cortometraggi Cuerpos de Sal e Contro la Bellezza; e il lungometraggio Lacanianos. A seguire, il Vice Presidente Nereo Dell’Aventino ha espresso la volontà del CdA della Fondazione Aria di continuare il focus culturale intrapreso quest’anno verso l’America Latina anche per l’Edizione XII, prevista per il 2025, e ha annunciato in presenza della Direttrice Artistica e del Team di Curatori che il prossimo Paese ospite sarà la Colombia.
Come annunciato dall’Assessore alla Cultura Domenico Felicione, le mostre del Palazzo Ducale e del Museo Archeologico di Atri quest’anno saranno prolungate fino al 18 settembre, per permettere ai tantissimi studenti che frequentano le scuole della città di poter visitare le esposizioni negli orari mattutini e serali. Fino al 18 settembre sarà possibile visitare le mostre nelle Cisterne di Palazzo Acquaviva Rumbos de vida a cura di Giulia Palladini e Rodolfo Suarez Molnar, Verso dove e Attraverso cosa a cura di Antonio Zimarino e la mostra ospitata dal Museo Archeologico Vito Bucciarelli – Sovralunare o celeste a cura di Mariano Cipollini.
Orari 10-12,30/16 – 19,30. Ingresso gratuito.
Stills of Peace 2024 è stata realizzata con la collaborazione e il sostegno del Comune di Atri, del Ministero della Cultura del Messico, dell’Universidad Autonoma Metropolitana di Città del Messico, della Fondazione Toledo, della Fondazione Tercas e delle Aziende: Vedalia, Desma8, Almacis, DVC, Fratino, Nervegna e Zecca. La Rassegna ha ricevuto l’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo e del Consiglio Regionale, dei Ministeri degli Esteri italiano e messicano, dell’Ambasciata del Messico in Italia; del Comune di Pescara, delle Università di Pescara/Chieti, Teramo e l’Aquila, dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, dell’Istituto Cervantes, del Cepell (Centro Per il Libro e la Lettura) e della la Società Dante Alighieri, del Progetto Fronteras.
Stills of Peace dal 2014 ad oggi è arrivata a ospitare in Italia oltre centocinquanta artisti da ben dieci diverse nazioni (Pakistan, Spagna, Francia, Cina, Marocco, Iran, Giappone, Corea del sud, Armenia, Messico) collaborando con ventidue curatori, per un totale di circa di cinquanta mostre realizzate e sessanta film proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.