TERAMO – L’episodio accaduto ieri, quando un uomo in fuga – un ladro – si è lanciato dal secondo piano dell’ex manicomio di Teramo atterrando sull’autobus della linea 7 diretto all’Università, non è una scena da film quanto piuttosto il concreto segnale di una città che sta perdendo il suo controllo sul tema della sicurezza.

Non è un caso isolato: è solo l’ultimo tassello di un’escalation che la città di Teramo sta subendo da mesi. Quella paura che i residenti dei quartieri periferici, come Villa Mosca, conoscono bene a causa di furti e incursioni nelle abitazioni, si sta ora allargando a macchia d’olio verso le zone centrali. Piazza Martiri, Piazza Garibaldi, l’intero asse di Corso San Giorgio: luoghi che già soffrono le ferite inferte dalla desertificazione commerciale e sociale, oggi rischiano di arrendersi a morte civile davanti all’insicurezza instaurata da atti di microcriminalità, furti e risse sempre più frequenti.

Rivolgiamo quindi un appello al Sindaco, perché assuma la responsabilità politica e istituzionale che gli compete. Serve un’iniziativa urgente: convochi un tavolo per la sicurezza con il Prefetto e tutte le autorità competenti. Occorre fare chiarezza sul reale funzionamento delle telecamere di sorveglianza, capire se e dove sono state installate, verificarne l’efficacia. Bisogna intervenire con urgenza anche sull’illuminazione pubblica, spesso insufficiente proprio nei luoghi più esposti alla microcriminalità, dove il buio diventa alleato del degrado. E va potenziata la presenza della polizia locale, con una turnazione che vada oltre l’ordinario e garantisca un presidio reale e dissuasivo nei momenti più critici.

Alle forze dell’ordine, che operano con serietà e dedizione anche in situazioni difficili, va il nostro ringraziamento sincero. Ma non possiamo affidarci solo alla loro buona volontà: è tempo che l’amministrazione comunale agisca e faccia la propria parte, restituendo ai cittadini una Teramo sicura – Simona Mazzilli, Segretario comunale Azione Teramo