TERAMO – Oggi, 10 aprile 2021, è il 169° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Anche quest’anno, la celebrazione avverrà nel rispetto delle norme anti COVID, ma non verrà meno la sua solennità ed il suo valore. Il tema celebrativo della ricorrenza, ‘esserci sempre’, mai come ora interpreta il ruolo essenziale della nostra missione al servizio della gente, che oggi in particolare, dobbiamo aiutare a restare a casa. Questa giornata celebrativa, assume un’importanza storica, in quanto il 1° aprile 1981 è avvenuta la smilitarizzazione della Polizia di Stato con la Legge 121, che ha riconosciuto nella Polizia di Stato la prima forza di polizia civile ad ordinamento speciale e delineato il sistema della Pubblica Sicurezza in Italia.

Non meno importante è l’avvento dei Sindacati, che hanno posto dei punti fermi nella conquista dei diritti e tutela dei poliziotti; in questo contesto il sindacato SIAP è il più giovane dei sindacati maggioritari di questa amministrazione. Nato come il sindacato di base che lotta per la base, ha rappresentato la cosiddetta classe operaia e nel corso del tempo ha riscontrato numerosi consensi tra gli uomini e donne della Polizia di Stato.

Proprio in questa ricorrenza storica, il SIAP ha presentato il proprio Manifesto Sindacale, che oltre a contenere la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da più di due anni, traccia il percorso politico-sindacale del sindacato, che continuerà a difendere la categoria in un futuro sempre più precario ed articolato.

Il Segretario Provinciale Generale del SIAP Teramo, Raffaele Loiacono ritiene che “il Manifesto Sindacale sia uno storico documento voluto fortemente dal nostro Segretario Generale Dr. Giuseppe Tiani, coadiuvato dall’intero staff della Segreteria nazionale SIAP, che spazia dalla rivendicazione stipendiale per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto a dicembre 2018, ad un ambizioso progetto teso a restituire dignità professionale ed economica agli operatori di polizia specificatamente al loro ruolo e alle funzioni espletate. Un’evoluzione della Polizia di Stato, per cultura e rapporti sociali, che certamente non possono essere sottovalutati, come le parole espresse il 1° aprile 2021 dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, che ha così descritto questa grande istituzione: ‘un Corpo dello Stato che i cittadini riconoscono come amico accessibile ed aperto elemento di coesione’. Un riconoscimento che ci onora, lasciando presagire la stima degli italiani, che ci considera ancor più vicini alla popolazione. Come rivendicato in passato, è necessario far capire a chi ci governa che la sicurezza non può essere percepita come un costo per la società, ma un investimento, perché non si può nemmeno immaginare un futuro di convivenza civile o peggio ancora una ripresa economica, se non si garantisce un livello di sicurezza più che sostenibile ad ogni cittadino nel condurre una vita civile da uomo libero e realizzare al meglio il proprio futuro”.

Il Segretario Provinciale Aggiunto, Walter Marcone, evidenzia che: “il Manifesto Sindacale è stato inviato al Presidente del Consiglio Draghi, ai Ministri della Pubblica Amministrazione Interno Economia Lavoro e Politiche Sociali Giustizia e Difesa nonché ai vertici delle forze di Polizia. Una rivendicazione voluta da tutti gli appartenenti al sindacato SIAP, per evidenziare ancor di più, la grave situazione lavorativa degli operatori del Comparto Sicurezza, in questo triste periodo di pandemia. Una fase difficile del nostro paese, che s’intreccia con le problematiche sociali ed economiche, sottolineando il costante impegno degli uomini e delle donne della Polizia per garantire il diritto di manifestare, ma nello stesso tempo di tutelare l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, come in un paese democratico che si rispetti. Un vero e proprio Manifesto Sindacale, che mette in risalto le radici democratiche del SIAP, sindacato che si ispira ai valori confederali e, che ripudia le forme negative di corporativismo che alimentano pericolose derive populistiche. Il valore dei diritti conquistati nel tempo da poliziotti sindacalisti ‘carbonari’ che rischiavano la destituzione o addirittura la libertà deve essere preservato e tutelato: i diritti sono il sale della democrazia”.