TERAMO. Conoscere e far conoscere attraverso un cortometraggio una delle realtà più povere del Kenya, documentare per immagini quanto accade in una scuola e in una terra dove la povertà è assoluta e dove le condizioni di vita sono disumane, nell’assoluta assenza di opportunità e in precarie condizioni igienico sanitarie. Questa l’idea di base del regista abruzzese Davide Lupinetti. Un progetto ambizioso già in questi termini, ma che è stato arricchito da un aspetto ancora più significativo e lungimirante. Lupinetti ha voluto far incontrare, per suo tramite, alcuni studenti di tre scuole medie della provincia di Teramo, (la Zippilli del capoluogo, la Giovanni XXIII di Pineto e a Pascoli di Silvi) generando uno scambio costruttivo basato sull’altruismo, l’incontro e la comprensione. I ragazzi abruzzesi hanno scritto letterine in Inglese e hanno realizzato vari cartelloni illustrativi dei piatti tipici italiani, della nostra terra e dei nostri sport e hanno raccolto tantissimo materiale di cancelleria (matite, penne, colori, astucci, quaderni…) che sono stati donati ai ragazzi della Smiley School di Korogocho, i quali hanno risposto, commossi, con altrettante letterine e disegni. Lupinetti, rientrato in questi giorni dal viaggio, sta provvedendo alla consegna delle lettere ricevute in cambio. Il cortometraggio, che sarà realizzato con le immagini girate, è supportato dall’Agenzia per lo Sviluppo Locale Itaca, presieduta da Mauro Vanni.

La Smiley School è una scuola sostenuta da anni dalla Onlus di Treviso “Una mano per un sorriso – for children” fondata da Paola Viola e Gigliola Barlese, realtà che si è occupata di organizzare e rendere possibile il viaggio di Lupinetti e dei suoi collaboratori, in particolare grazie al supporto di Marta Talpelli e di Giovanni Zalloni, quest’ultimo è stato presente sul set in qualità di executive producer. Il corto diretto da Lupinetti, si avvale della collaborazione di Marco Cordone per la fotografia e di Vincenzo D’Eugenio per le riprese.

Sono molto orgoglioso di questo lavoro – commenta Davide Lupinetti, regista anche del pluripremiato corto “50 e 50” – è stata una esperienza formativa importante per me, ma anche per i ragazzi delle scuole coinvolte, ringrazio per questo i dirigenti scolastici dei tre istituti e le insegnanti che hanno creduto nel progetto, in particolare la dirigente Lia Valeri della scuola Zippilli di Teramo e dell’insegnante Lucia Vese che si è molto adoperata per la raccolta del materiale, il dirigente Gaetano Avolio dell’IC Giovanni XXIII di Pineto e la dirigente Paola Monacelli dell’IC Pascoli di Silvi. Ringrazio l’Agenzia di sviluppo locale Itaca e la Onlus ‘Una mano per un sorriso’ per aver creduto nel mio progetto. Appena il corto sarà pronto lo renderemo noto e sicuramente organizzeremo un appuntamento con i ragazzi coinvolti per mostrare loro quello che con la loro generosità sono riusciti a fare e per aiutarli a comprendere, grazie alle immagini, le condizioni di vita dei loro coetanei in un paese molto povero che non può essere ignorato”.

*Davide Lupinetti risiede a Silvi, dopo la laurea in Media Design ha vinto una borsa di studio alla San Francisco State University, in California, dove ha realizzato un interessante documentario dal taglio sociale “Disconnected Clouds“, si è occupato della realizzazione del backstage del cortometraggio “Timballo” del regista Maurizio Forcella, ha diretto il corto ’50 e 50’ che ha ottenuto molti riconoscimenti e premi.