ROSETO DEGLI ABRUZZI – A distanza di un anno un nuovo nido di Tartaruga “Caretta Caretta” è stato individuato sulla spiaggia della Riserva del Borsacchio e, anche in questa occasione, l’Amministrazione Comunale di Roseto si è attivata tempestivamente per tutelare la nidificazione. A poche ore dalla segnalazione arrivata dal presidente del Centro Studi Cetacei Vincenzo Olivieri e dal Presidente delle Guide del Borsacchio Marco Borgatti, il Sindaco Mario Nugnes si è mosso prontamente emettendo un’apposita Ordinanza nella quale vengono sancite, fino al prossimo 30 settembre (salvo eventuale schiusa anticipata delle uova), tutte le prescrizioni necessarie a salvaguardare l’area della nidificazione.
La nidificazione della tartaruga “Caretta Caretta” nel 2024 nella riserva naturale del Borsacchio rappresenta un evento eccezionale per la biodiversità della zona e per il Comune di Roseto degli Abruzzi. Negli ultimi undici anni, in Abruzzo sono stati registrati quattro nidi, di cui ben tre a Roseto, con il primo risalente al 2013 e due localizzati proprio nella riserva Borsacchio nel 2023 e 2024.
Questo episodio sottolinea l’importanza dell’integrità ecologica della riserva Borsacchio, che, situata tra mare e collina, offre un habitat ideale per specie protette come la “Caretta Caretta”. Le tartarughe marine, infatti, necessitano di spiagge tranquille, libere da disturbi antropici e, soprattutto, prive di inquinamento luminoso. La riserva Borsacchio soddisfa queste esigenze, contribuendo in modo significativo alla conservazione di questa specie, avendo ospitato il 50% delle nidificazioni registrate in Abruzzo negli ultimi undici anni.
Il ritrovamento di un nuovo nido di “Caretta Caretta” rappresenta un importante indicatore della salute e della biodiversità del litorale di Roseto degli Abruzzi – afferma il Sindaco Mario Nugnes -. Le tartarughe marine, in particolare la specie “Caretta Caretta”, scelgono le nostre spiagge per deporre le loro uova, confermando l’importanza di mantenere sani e proteggere questi habitat naturali. La presenza di un nido è un segnale positivo che testimonia l’efficacia delle misure di conservazione ambientale e che ci spinge a non abbassare la guardia nelle politiche di tutela e di salvaguardia del nostro litorale e di tutte le zone di pregio di Roseto degli Abruzzi. Anche questa volta il ritrovamento è stato possibile grazie al lavoro dei volontari delle guide del Borsacchio, che ogni giorno monitorano l’area, e al tempestivo intervento del Centro Studi Cetacei, che ha implementato i protocolli di salvaguardia”.