ROMA – Cinque deputati hanno chiesto e ottenuto il bonus pensato per sostenere le partite Iva durante l’emergenza coronavirus. Lo ha segnalato la Direzione centrale Antifrode, Anticorruzione e Trasparenza dell’Inps, creata ad hoc dal presidente Pasquale Tridico con l’obiettivo di individuare le truffe (anche per quel che riguarda reddito di cittadinanza e pensioni di invalidità).

A riportare la vicenda ci ha pensato ‘La Repubblica’, secondo cui, dalle prime indagini, sarebbe emerso che i cinque di Montecitorio sarebbero tre deputati della Lega, uno del Movimento 5 Stelle e uno di Italia Viva.

I cinque deputati non hanno commesso alcun illecito: a prescindere dall’incarico parlamentare, infatti, avevano tutti i requisiti per richiedere il bonus.

Richiesta presentata nonostante i 12.439 euro di stipendio netto guadagnati ogni mese e i benefit concessi ai parlamentari della Repubblica: come le agevolazioni bancarie o i viaggi gratis su qualunque mezzo di trasporto.

I cinque deputati hanno chiesto (e ottenuto) all’Inps il bonus da 600 euro, poi elevato a 1.000 euro, previsto dal decreto Cura Italia e dal decreto Rilancio, pensato per aiutare i lavoratori autonomi e le partite Iva.