MONTESILVANO – Che la sanità fosse malata non è una novità e i cittadini se ne sono accorti da tempo, ma quello che è accaduto ad un cittadino di Montesilvano con gravissima disabilità, preso in cura dal Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata della Asl di Pescara presso il distretto sanitario di Montesilvano, ha superato ogni limite.
Malato in condizioni di estrema gravità con disabilità al 100% e grave malattia rara, è costretto, dopo aver subito un delicato intervento al cervello, a continuare ulteriori cure presso il reparto di oncologia dove era seguito da già da sei anni.
La malattia rara dopo l’intervento ha provocato delle terribili piaghe in testa e sulla schiena.
Il giovane deve sottoporsi a terapia ogni 21 giorni, ma il servizio ADI nega lo spostamento in ambulanza perché l’ospedale di Chieti, se pur a distanza di pochi chilometri da quello di Pescara, è fuori provincia.
Nega dunque l’autorizzazione e rispondendo al paziente che può curarsi tranquillamente a Pescara.
Sembra quasi una rivalità “sportiva” esistente da anni tra Chieti e Pescara. Peccato che la salute non è una partita di calcio.
Alla famiglia è stato risposto che per decisioni aziendali, autorizzare l’ambulanza per altra asl non è possibile.
Quando di mezzo c’è la vita di un paziente in condizioni di estrema gravità è fondamentale garantire la continuità delle cure.
I giorni di vita di un malato gravissimo non possono valere 50 € di risparmio per una Asl!
In passato la stessa struttura ADI aveva autorizzato il trasporto per le cure, oggi invece evidentemente un “ragioniere”, che non sappiamo chi sia, ha valutato che la vita di un paziente valga meno di 50 euro!
Grazie all’intervento del Sindaco Ottavio De Martinis e del consigliere delegato alla disabilità Giuseppe Manganiello, questo di cittadino di Montesilvano che versa in una condizione di salute gravissima, da oggi potrà curarsi con tutte le attenzioni necessarie del caso.
Gli amministratori hanno raccolto la denuncia della nostra associazione e si sono attivati al fine di coprire con l’intervento del municipio tutte le spese relative al trasporto dell’ambulanza.
Siamo soddisfatti della sensibilità dimostrata dal Comune di Montesilvano, che non aveva assolutamente l’obbligo di adoperarsi, ma non tutti i pazienti troveranno sempre i comuni a farsene carico.
Chiediamo immediatamente alla Asl di modificare il provvedimento e di valutare la situazione di ogni singolo paziente e di autorizzare le cure al ragazzo con gravissima disabilità e a tutti quelli che si trovassero nella sua condizione perché qui non si tratta di un capriccio ma di una necessità sanitaria. In caso contrario vuol dire decretare la morte di una sanità malata da tempo – Carrozzine Determinate, Claudio Ferrante –