TERAMO – Anno nuovo. Si riparte. Finalmente sta arrivando il vaccino che ci dà la speranza per una rinascita generale con la prospettiva che presto tutto torni come prima, anche se mai lo sarà: tanti, troppi amici se ne sono andati via.

Il nostro amato Teramo torna a giocare dopo la pausa: l’auspicio è che con le vittorie i biancorossi contribuiscano a farci tornare il sorriso. Avversario di turno è  l’Avellino di Piero Braglia; 27 punti, terzo posto in classifica come il Teramo frutto di 8 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte, con 25 gol fatti e 19 subiti. Vanta il terzo attacco del girone, dopo Ternana e Bari. Un brutto cliente in un momento non esaltante, ma abbiamo l’occasione per batterli e per invertire una rotta tracciata ultimamente con una bussola difettosa. Gli  irpini vengono da cinque gare che hanno partorito quattro sconfitte (in trasferta 1-0 con la Virtus Francavilla e 4-1 con il Bari, e in casa 1-2 con il Catania e 1-2 con la Ternana) ed una vittoria immeritata, l’ultima con la Vibonese. I loro risultati, nell’ultimo mese non sono stati migliori dei nostri.

Mister Braglia ha cambiato spesso modulo, ma nelle ultime due gare ha optato per il 4-4-2 a Bari e, nell’ultima in casa, con la Vibonese, per il 3-5-2. Sembra preferisca  il primo perché, da sue dichiarazioni, si evince che questo sistema di gioco esalti meglio le qualità della squadra. Per la verità contro i galletti di Auteri subì quattro reti ma, a suo dire, i suoi “fecero la partita” per buona parte.

Nella società irpina si pensa in grande: l’obiettivo è almeno il quinto posto per poter affrontare i play-off da una posizione ottimale. In chiave mercato si prospettano cinque rinforzi. Sono già arrivati un “guerriero”, il centrocampista centrale Carriero, elemento tosto e di grande sostanza e, dal Padova, l’esterno mancino Baraye. Entrambi potrebbero già essere impiegati contro i biancorossi. Il D.S. Di Somma sta trattando su più fronti. Sono aperte anche le trattive con Illanes, Sarno e D’Ambrosio ma non si dimentichino i rientri di Di Francesco e di quell’Errico, forte in fascia, alternativa ad Adamo. La gara del Bonolis, dal lato tattico, vedrà gli ospiti schierati quasi certamente con il 4-4-2, anche se non è da escludere l’eventualità di un 3-5-2, modulo con il quale ha ottenuto 6 vittorie sulle 8 conseguite. Noi relazioneremo il 4-4-2, posizionandolo a specchio con il 4-4-1-1 di Paci.

Quindi difesa a quattro con, da destra a sinistra: 23 Ciancio, 13 Dossena, 6 Miceli e 28 Silvestri; a centrocampo, sulla fascia destra, in spinta continua e al cross, il 17 Adamo (o Errico) e sulla sinistra, in spinta continua e al cross, il mancino 3 Tito (o Baraye). In mezzo al campo, a dettare i tempi e a costruire sul centro-destra, con vari inserimenti, il 4 Aloi (o Carriero) e sul centro-sinistra il 27 D’Angelo, che funge da play, smista, rincorre e confeziona assist. E’ pericolosissimo nelle incursioni da cross spioventi dalle fasce: ha già segnato 4 reti. In attacco, sul centro sinistra a partire in progressione il 9 Santaniello (3 reti), vecchia conoscenza che lo scorso anno ci fece male a Picerno. Attacca gli spazi e forma, con Tito e D’Angelo, la catena di sinistra. Rientra sul destro e tira a rete o rifinisce per l’altra punta, il numero 11 Fella, quest’ultimo destro di piede, rapido, spesso allo scambio stretto: è un uomo gol pericolosissimo, abilissimo nello stretto, nei veli ed è già autore di 5 reti. Si muove tra le linee e taglia dietro Santaniello sulle spizzate di testa di quest’ultimo.
Altri due attaccanti che si alternano a Fella e Santaniello sono l’espertissimo numero 19 Maniero, forte nel gioco aereo e gia’ autore di 4 reti, e il 7, Bernardotto.
In casa Teramo, sperando che prevalga il buonsenso nella vicenda Piacentini, con Soprano squalificato, il ragazzo dovrebbe riprendersi il posto al centro della difesa a fare coppia con Iotti, spostando Diakite sulla destra.
Dovrebbero formarsi queste coppie: Piacentini e Iotti su Santaniello e Fella (o chi per loro), con Diakite a destra che stringerà in loro aiuto (più adatto di Lasik in fase difensiva). Sulle fasce, a destra Ilari sarà preso in consegna da Tito, a sinistra Adamo da Tentardini e in mezzo Arrigoni e Santoro se la vedranno con D’Angelo ed Aloi. In attacco a sinistra Costa Ferreira sarà seguito da Ciancio, al centro, sulla trequarti Mungo (o Bombagi) a sostegno di Pinzauti, da Dossena e Miceli, con Silvestri che stringerà più verso i due centrali per creare un tre contro due al centro, alzando il quarto di sinistra di centrocampo, Tito, su Ilari, per adeguarsi al modulo di Paci.
Raccomandazioni finali.
Gli avversari sono pericolosissimi quando attaccano; lo fanno in sei, con le due punte, gli esterni e i due centrocampisti arrembanti a rimorchio. Si sbilanciano, quindi è conveniente contrattaccare velocemente per mettere in crisi una difesa bloccata e poco schermata, con difensori alti, lenti e spesso pasticcioni. Quando provano a costruire dal basso vanno pressati perché cincischiano e perdono palla (vedi Bari). Attenti alle rimesse laterali, battute molto lunghe direttamente in area. Bisognerà anticipare “alte” le due punte, altrimenti, se riescono a giocare palla a terra, mettono in moto l’intera trequarti. Bisogna essere implacabili in marcatura e muovere palla in velocità in attacco, senza dare riferimenti.
I loro difensori hanno spesso preso gol negli uno contro uno e se non hanno un riferimento fisso vanno in crisi. Sul rinvio del portiere Maniero o Santaniello spizzano per Fella. Annullare: Fella, Santaniello, D’Angelo, curando al massimo le preventive: sono loro gli uomini squadra e poi bisogna soffocare la loro spinta sulle fasce (Tito e Adamo).
Forza ragazzi! Forza mister! Continuate a stupirci come avete già saputo fare.
Ricominciamo a correre e a fare punti per irrobustire la classifica… e poi, magari, riprendere a coltivare, tutti uniti, un sogno ancora realizzabile. Alla prossima – Diego Di Feliciantonio