TERAMO – Sarà anche vero che a meno di due settimane dal raduno, probabilmente fissato in sede per il 21 agosto, il Teramo Calcio registri una situazione nient’affatto definita, ma è altrettanto vero che, se potesse vantarla, avrebbe oggettive difficoltà di mercato, non sapendo se disputerà il girone meridionale, come temiamo, o centrale, come pure potrebbe essere.

Quanto importante sia esserne certi, è innegabile: resta che il girone Sud imporrebbe scelte di mercato diverse, non sostanzialmente ma diverse, rispetto a quello centrale. Anche nella stagione passata, più volte, l’interrogativo si è posto, a ragione, secondo noi, e da più parti. Questo senza entrare nelle “nobiltà” calcistiche del prossimo ed imminente futuro che, presenterebbe questo girone C: 1. Avellino – 2. Bari – 3. Bitonto (o Foggia) – 4. Casertana – 5. Catania – 6. Catanzaro – 7. Cavese – 8. Juve Stabia – 9. Monopoli – 10. Paganese – 11. Palermo – 12. Potenza – 13. Trapani – 14. Turris – 15. Virtus Francavilla – 16. Vibonese – 17. Viterbese – 18. Picerno.  Retrocedesse il Perugia, Teramo e Ternana sarebbero la 19° e la 20° del girone, mentre se a retrocedere fosse il Pescara, soltanto una tra Teramo e Ternana completerebbe il prossimo campionato: chi tra queste?

Rispettando il criterio geografico, anche se l’Umbria è più a Nord dell’Abruzzo, Teramo (latitudine 42° 39′ 57 N) lo è rispetto a Terni (42° 34′ 05 N). Esiste un criterio diverso da quello geografico? Se la risposta è no, allora i biancorossi sarebbero inseriti nel girone B. Al contrario, se le regole fossero tali solo sulla carta…

Bene farebbe la società biancorossa a non farsi trovare impreparata e ad evidenziare tale interrogativo nelle “stanze che contano”, magari da subito.