ROMA – E’ stata ufficializzata la decisione di sospendere la giornata della Serie A di basket. Era praticamente scontato dopo che ieri molte squadre avevano fatto presente a lega e Fip di non voler giocare. In realtà, sempre ieri, si sono giocati i due anticipi in programma, mentre la De Longhi Treviso, che avrebbe dovuto affrontare oggi la Carpegna Pesaro, aveva deciso di tornare indietro temendo di non poter poi rientrare in Veneto.
In uno dei due anticipi, quello di Roma fra Virtus e Sassari (nell’altro Trieste ha battuto Pistoia 97-80), i giocatori della squadra della capitale non erano entrati in campo fino a pochi minuti dall’inizio a causa della voce di un sospetto positivo al Coronavirus, con tanto di ricovero, nella squadra di Latina (serie A/2) contro cui la Virtus aveva giocato in settimana in amichevole. I giocatori, e anche coach Piero Bucchi, non ne volevano sapere di scendere in campo, poi dopo apparenti rassicurazioni sulla negatività del tampone del giocatore del Latina, hanno accettato di giocare e poi perso per 93-88.
A proposito di squadre della capitale che si rifiutano di giocare per paura del Coronavirus, è successo ieri nel campionato di A/1 di pallanuoto, dove la Lazio non si è recata a Brescia, dove avrebbe dovuto giocare (senza pubblico) contro la Leonessa, perché i suoi giocatori non se la sono sentita. Hanno spiegato di avere quasi tutti altri lavori, e quindi di non voler correre il rischio di essere messi in quarantena al
ritorno dalla Lombardia. E anche, in più di un caso, di avere dei figli piccoli e quindi di non volerli mettere in pericolo. Le altre partite della 17/a giornata della massima serie della pallanuoto sono invece state giocate, a porte chiuse – ANSA –