TERAMO – Senza entrare nel merito delle valutazioni squisitamente tecniche sul programma di lavoro del Teramo della corrente settimana, soprattutto in vista delle gare prossime con la Viterbese e con la Pistoiese, viene da chiedersi se il probabile “premio” alla squadra per la vittoria contro la Lucchese sia stato opportuno.

Qui entrano in gioco i pro ed i contro; i primi sostengono che una giornata di riposo in più equivalga ad un allenamento e che diversi allenatori, soprattutto tra i più giovani, preferiscano lavorare molto più con la palla che far lavorare il loro preparatore atletico, sostenendo che l’uso dello strumento di gioco sviluppi comunque una buona condizione fisica. C’è, ovviamente, chi è di parere opposto: vi riporto un paio di whatsapp ricevuti a margine della trasmissione Supergol di ieri sera; sono firmati da professionisti del settore. Il primo recita: “Walter, una precisazione. Il Teramo, in realtà, dalle ore 17:00 di domenica usufruisce di due giorni e mezzo, quasi tre, di riposo. Chiedo: e chi non ha giocato? Secondo me, per linee generali, è più che insufficiente“… ed un secondo: “La mia squadra che milita in Eccellenza sostiene quattro allenamenti, almeno, per ciascuna settimana“.

I discorsi potrebbero ampliarsi:  e se i tanti infortunati registrati in questa stagione derivassero, ad esempio, da una condizione atletica non sufficiente o addirittura precaria? Questo senza dare credito a chi ci dice che i test di Mimmo il Calcio, a Viterbo, non avrebbero entusiasmato, lui che era un titolare inamovibile da queste parti.

Fronte mercato: se ci si poteva ancora illudere circa un recupero non in tempi lunghissimi da parte di Bellucci, adesso non più. Il ragazzo recupererà sì, ma non in tempi brevi. Che poi tre soli difensori centrali siano pochi, è un fatto, ma che nessuna novità concreta sia all’orizzonte lo è altrettanto: tra i nomi che circolano, nessuno, infatti, vestirà la maglia biancorossa, a meno di clamorosi (loro) ripensamenti.