ATRI – Sarà la Corea del Sud il Paese ospite dell’VIII edizione di Stills Of Peace, l’apprezzata rassegna d’arte contemporanea curata dalla Fondazione Aria con il Comune di Atri e numerosi partner. L’annuncio c’è stato ieri, 6 settembre 2020, nel corso del finissage della VII edizione durante il quale è stato anche presentato il catalogo dell’edizione 2020 dedicata al confronto con il Giappone, edito da delloiacono edizioni e ci sono stati numerosi ospiti. Nel Cortile di Palazzo Acquaviva è stato anche presentato il libro “Come libellule fra il vento e la quiete. Fluttuando tra Giappone e Occidente” di Paolo Lagazzi dedicato al mondo nipponico, l’autore ha aiutato con le sue parole a conoscere meglio questa millenaria cultura anche grazie a un attento confronto con l’Occidente. A seguire il curatore della mostra Lights/SpacesAntonio Zimarino ha colloquiato con l’artista Carlo Bernardini e infine Mariano Cipollini, curatore della mostra Kensho di Paolo Dell’Elce ha intervistato l’artista. Hanno concluso gli interventi il Presidente della Fondazione Aria, Ottorino La Rocca,  l’Assessore alla Cultura del Comune di Atri, Domenico Felicione e la direttrice della rassegna Stills of Peace Giovanna Dello Iacono.

Ieri sera c’è stato l’ultimo appuntamento con Cine Japan, a cura di Pino Bruni, con la proiezione del film “Si alza il vento” di Hayao Miyazaki e sono state visitabili le mostre della settima edizione. Le mostre Lights/Spaces, nelle Cisterne di Palazzo Acquaviva, di Carlo Bernardini e Kaori Miyayama a cura di Antonio Zimarino e Kensho di Paolo Dell’Elce a cura di Mariano Cipollini (Palazzo Cardinal Cicada) saranno visitabile fino al 13 settembre mentre Gei Sha di Yoko Yamamoto a cura di Paolo dell’Elce allestita al Museo Archeologico sarà trasferita al Museo Palazzo de’ Mayo di Chieti e visitabile dal 10 settembre al 22 novembre 2020.

E’ stata una edizione straordinaria – commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Atri, Domenico Felicione – nell’anno più difficile per l’organizzazione degli eventi, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, Stills of Peace ha fatto come sempre registrare un grande interesse da parte del pubblico. Se siamo costretti alla distanza fisica per via della sicurezza sanitaria, la voglia di conoscere altre culture è tanta e siamo orgogliosi della riuscita di questa edizione. Per il prossimo anno stiamo valutando di puntare anche su una sezione legata alla letteratura, sarà bello e affascinante scoprire l’arte e la cultura della Corea del Sud. Ringrazio la Fondazione Aria, tutti i partner coinvolti e gli artisti per l’ottimo lavoro svolto”.