La gara di Coppa Italia andava onorata e così è stato: il Teramo la fa sua vincendo meritatamente 1-0 con una rete di Cancellotti alla mezz’ora, avendo giocato una grandissimo primo tempo ed avendo saputo tener testa ad una Viterbese che non ci stava proprio a perdere e che nella ripresa ha buttato nella mischia i titolarissimi Tounkara, Errico e Bensaia, per rimetterla in piedi, ma vanamente.

Tedino non ha inizialmente rischiato Minelli ed ha schierato il giovane esterno difensivo Gega (bravo e diligente) e l’attaccante Birligea, facendo riposare molti titolari, restati addirittura in città. In campo, pertanto, sono andati Lewandowsky a difesa dei pali, Florio, Cancellotti, Iotti e Gega a comporre la linea difensiva con Santoro, Lasik (cresciuto alla distanza) e Costa Ferreira (sontuoso) in mediana. In avanti Birligea e Martignago (anche lui in evidente crescita) a supportare Cianci. Ne è venuto fuori un bel mix, che ha risposto con l’atteggiamento di squadra giusto, proprio come voleva il mister: formazione ordinata e possesso di palla quasi costante. Nel primo tempo, in particolar modo, la Viterbese ha arrancato spessissimo, soffrendo le geometrie biancorosse, pur rendendosi pericoloso sullo 0-0 (Volpe al 5° non arriva sul pallone rimesso in mezzo dagli sviluppi di un calcio piazzato) e poi mancando il pari con Antezza al 42° (solissimo in area da un cross spiovente da sinistra, con conclusione sballata). Nel mezzo, però, c’era stato tantissimo Teramo (Cianci al 13° anticipato all’ultimo istante su servizio di Birligea; ha impegnato Maraolo al 29° alla grande respinta in angolo su una conclusione dello stesso Cianci leggermente deviata; ha reclamato un rigore per un fallo dell’ex Milillo su Cianci al 35° servito in profondità;al 38° ha impegnato ancora a terra Maraolo, con Birligea ). Ovviamente manca il goal decisivo, alla mezz’ora, dagli sviluppi di un corner lungo, sul quale Cancellotti, defilato sul palo lontano, incrocia un destro sotto la traversa, imparabile. Protestano i viterbesi per un tocco di mano (presunto) dello stesso Cancellotti, ma nè guardalinee, nè arbitro ravvisano nulla. Al riposo è strameritato il vantaggio biancorosso.

Nella ripresa, dopo tre minuti, al Teramo viene negato un rigore sacrosanto per fallo su Costa Ferreira di Besea, ma il portoghese viene addirittura ammonito! Lopez al 9° butta nella mischia Tounkara (fortissimo) e per la difesa teramana i problemi non mancheranno. Tedino al 14° inserisce Minelli e Tentardini per Birligea e Gega e tre minuti più tardi una verticalizzazione di Minelli sta per mettere davanti alla porta Cianci, in leggero ritardo. Ancora quattro minuti e Martignago (buona la sua prova) eccede in egoismo e dopo una gran bella azione in verticale va al tiro (alto) invece di servire Cianci al centro. Un minuto dopo è proprio Tounkara a fallire l’1-1, partito sul file dell’off-side, solissimo, dinanzi a Lewandowski, calcia male e al 23° è Culina a provarci dai 25 metri, senza inquadrare la porta. Ma è al 41° che la Viterbese potrebbe pareggiare (senza meritarlo), con Zanoli e Milillo i quali, a due metri dalla linea di porta, non trovano l’attimo giusto. Si chiude con un brutto fallo di Tounkara su Tentardini (un pestone sulla caviglia durissimo) che meriterebbe il rosso. Se lo beccherà invece un dirigente laziale, per proteste.

Sfatato, quindi, anche il tabù Viterbese in Coppa Italia: il Teramo accede agli ottavi di finale e se la vedrà con la vincente di Siena-Arezzo. Indubbiamente la Coppa interessa relativamente, ma quella di oggi è la quinta vittoria consecutiva in gare ufficiali: la seconda in trasferta.