CIVITELLA DEL TRONTO – Ancora una volta, l’amministrazione Di Pietro ha dimostrato inadeguatezza nella gestione delle questioni scolastiche, mettendo a rischio la serenità e il benessere di studenti e personale. La riapertura del cantiere all’esterno dell’edificio scolastico del capoluogo, senza alcuna comunicazione preventiva alla scuola, è solo l’ennesimo episodio che evidenzia la disorganizzazione e l’indifferenza verso le necessità educative.
Il disagio causato dai lavori è stato immediato. Polvere e rumori hanno reso difficile l’attività didattica per i 63 ragazzi del PON, i 20-30 bambini della scuola dell’infanzia, i 20 studenti del corso di inglese e i 60 ragazzi che hanno sostenuto le certificazioni di Cambridge. La situazione è stata aggravata dalla chiusura delle finestre con grate metalliche sul lato del cantiere, che ha impedito l’apertura delle finestre, in particolare quelle della palestra. Quest’ultima, oltre a essere fondamentale per lo svolgimento dei progetti, era l’unico ambiente ben ventilato e fresco, indispensabile per le attività della scuola dell’infanzia, soprattutto nei giorni di caldo intenso. Con le vie di fuga bloccate, la palestra è diventata inutilizzabile per motivi di sicurezza, riducendo notevolmente le opzioni per garantire un ambiente scolastico adeguato.
Per sfuggire a questi disagi, gli alunni e i partecipanti al progetto sono stati costretti a spostarsi in altri luoghi, cercando soluzioni alternative nel borgo per non gravare ulteriormente sugli studenti e sul personale. I disagi sono stati significativi per tutti i gruppi presenti negli edifici.
La mancata comunicazione della ripresa dei lavori è stata una grave dimenticanza e inadempienza. Sembra proprio che l’amministrazione e gli uffici non abbiano inviato alcuna comunicazione ufficiale. Vedendo gli operai iniziare le attività di cantiere, la scuola ha prontamente richiesto una sospensione dei lavori fino al termine delle attività scolastiche (normativamente fissato al 30 giugno). Tuttavia, questa richiesta è rimasta inascoltata, e il cantiere si è fermato solo per un giorno.
Il 24 giugno, visti i disagi causati dall’inizio dei lavori, è stata fatta una richiesta agli uffici del Comune per ottenere la comunicazione che l’amministrazione avrebbe dovuto inviare alla scuola (il condizionale è d’obbligo). Da quanto emerso, questa comunicazione non è mai stata prodotta. È stata successivamente richiesta una copia della comunicazione che la scuola ha inviato al Comune, al fine di garantire la veridicità degli atti amministrativi. Nonostante le ripetute richieste, sia in presenza che tramite due PEC, questi documenti non sono mai stati forniti.
Il 4 luglio, non avendo ricevuto alcuna comunicazione, è stata presentata una seconda richiesta ufficiale per ottenere gli atti amministrativi. Anche questa è stata ignorata. Le ripetute richieste di accesso agli atti amministrativi sono state sistematicamente inascoltate, rendendo evidente, ancora una volta, la chiusura dell’amministrazione nei confronti della minoranza.
In diverse occasioni, sia durante i consigli comunali che in altri momenti, ci è stato sempre ribadito che “le amministrazioni parlano tramite atti amministrativi”. Tuttavia, se si parla di atti amministrativi, questi non solo devono essere prodotti, ma devono anche essere resi disponibili alla minoranza. La chiusura mostrata rispetto a tali richieste è stata evidente, con un rifiuto sistematico di fornire gli atti richiesti. Se si vuole davvero lavorare con la trasparenza degli atti amministrativi, è fondamentale che questi vengano non solo creati, ma anche resi visibili e accessibili alla minoranza, come diritto e dovere per garantire una vera democrazia.
Ancora una volta, l’amministrazione di Pietro ha dimostrato la sua inadeguatezza nella gestione delle problematiche scolastiche. La sua indifferenza verso le necessità delle scuole è evidente, come dimostra anche la mancata difesa contro il recente dimensionamento scolastico.
La scuola non può più permettersi di subire ulteriori disagi a causa di una gestione che non risponde alle esigenze degli studenti. Di fronte alla ripetuta inadeguatezza e alle carenze comunicative dell’amministrazione, l’unico risultato è l’ennesima dimostrazione di disinteresse per il bene delle scuole e dei ragazzi. È necessario che l’amministrazione prenda finalmente atto della gravità della situazione e si faccia carico delle proprie responsabilità. Altrimenti, come sempre accade, la situazione si risolverà con l’ennesimo trionfale taglio del nastro, un atto, quest’ultimo, che sembra piacere particolarmente a questa amministrazione – Andrea Sbranchella –