NERETO – A partire dalla giornata di domani, mercoledì 7 aprile, anche nel territorio di Nereto l’asilo nido, la scuola dell’infanzia, la primaria e fino alla prima media saranno regolarmente aperte con le attività didattiche in presenza.

La precisazione, resa nota in mattinata dal sindaco Daniele Laurenzi, si è resa necessaria alla luce delle perplessità sulla ripartenza della didattica in presenza espressa dal primo cittadino neretese, tenendo conto dei numeri elevati del contagio registrati nelle ultime settimane, che hanno determinato le condizioni maggiormente restrittive attuate dalla Regione Abruzzo.

Per queste ragioni, sentita la dirigente scolastica, il sindaco Laurenzi aveva inviato una richiesta di valutazione alla ASL di Teramo sulla situazione epidemica.

“Questa mattina l’UCAT ASL di Teramo in riscontro alla mia richiesta di parere sanitario per la verifica delle condizioni previste dall’Art 2 comma 1 del DL 01/04/2021 n. 44 mi ha comunicato che non sembrano ricorrere i casi previsti dal comma 1 dell’Art 2 del DL n. 44 del 2021: “…omissis…la predetta deroga è consentita solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus…omissis”- scrive in una nota Laurenzi- “pertanto non posso disporre nessun provvedimento di chiusura delle scuole”.

“Ebbene a mio avviso la ripresa delle attività didattiche in presenza comporterà, di nuovo, ulteriori criticità.
Sono consapevole che la dad arreca disagi e genera disparità ma in questo momento riaprire le scuole, senza aver vaccinato almeno il 50% della popolazione, è solo una decisione politica demagogica, perché il virus continua a trasmettersi negli ambiti familiari e amicali, non solo nelle attività chiuse, e le scuole possono essere un ulteriore moltiplicatore di contagi.

Infine rispondo a chi mi chiede perché sul nostro territorio non è stato programmato lo screening sulla popolazione scolastica:
occorre considerare diversi aspetti, innanzitutto l’organizzazione, dove il Comune può mettere a disposizione gli amministrativi come per le vaccinazioni, il tutto deve essere preordinato dalla ASL con personale medico / infermieri, in questa fase il personale sanitario è prevalentemente occupato dalle vaccinazioni (oggi 60 persone fragili di Nereto riceveranno il vaccino e ieri sono state contattate dal Comune sulla scorta di una lista inviata dalla ASL ).

Inoltre lo screening, lo ricordo è volontario, quindi se il Governo non fa seguire alle chiacchiere dei provvedimenti che vincolano i dirigenti scolastici a effettuare lo screening obbligatoriamente all’ingresso delle scuole, resta solo uno spot, anche questo demagico, anche di chi, tra mille incombenze, lo organizza.
Con risultati poco finalizzati alla sicurezza sanitaria perché il tampone rapido è una fotografia statica di quel momento, il virus purtroppo si può manifestare dopo aver fatto il tampone rapido oppure lo si può prendere appena dopo fatto lo screening”