Riceviamo e pubblichiamo:

TERAMO – Dopo l’incresciosa vicenda della chiusura – improvvisa e non comunicata – del cimitero di Sant’Atto, la Te.Am SpA ha provveduto, prima di prendere posizione, a ricostruire l’iter amministrativo da cui è emerso che la società aveva provveduto il 28/09/2018 ad emettere bonifico nei confronti del Comitato pro loco, il quale non ha potuto accertare l’effettivo accredito sul proprio conto corrente bancario, probabilmente per i tempi tecnici bancari e, forse, anche a causa del recente avvicendamento nella carica di presidente del comitato, non segnalato né alla Team né all’istituto bancario. Alla luce di ciò, è palese che la Team ha onorato ai propri impegni e non ha generato disservizio per propria negligenza. Di riflesso, lo hanno subito la cittadinanza e la stessa società, nella sua immagine. Pertanto, anche se non direttamente responsabili dell’accaduto ci sentiamo comunque in dovere di rivolgere le nostre scuse alla cittadinanza, ricordando che la Te.Am. SpA è a completo servizio del cittadino e pertanto per le problematiche invita gli utenti a rivolgersi direttamente allo sportello cimiteriale. Veniamo alla ricostruzione dei fatti. Dopo le notizie di cronaca e a seguito della telefonata intercorsa tra il sindaco di Teramo del 01/10/2018 e l’amministratore delegato, gli amministratori della Spa si sono immediatamente attivati per accertare l’effettivo disservizio. E’ emerso che dopo la normale apertura verso le 10,30 il delegato della Pro Loco aveva provveduto autonomamente e senza avviso all’arbitraria chiusura del cimitero, inscenando una forma di protesta da parte del delegato in quanto reclamava il mancato pagamento del contributo semestrale dovuto come da convenzione. Per maggiori approfondimenti a tal riguardo, è stato convocato presso l’ufficio Te.Am. SpA il presidente del comitato della Pro Loco, che si è presentato insieme all’addetto incaricato per ottenere maggiori informazioni di dettaglio sull’insolito comportamento adottato. I referenti della Pro Loco hanno rappresentato che in effetti la chiusura del Cimitero nasceva quale forma di protesta a causa del mancato pagamento da loro auspicato, non rendendosi conto delle relative conseguenze che avrebbe suscitato tale comportamento. I responsabili della Te.Am. SpA prendendo atto di quanto dichiarato dagli stessi, hanno però richiamato l’attenzione sull’importanza dell’attività svolta in quanto pubblico servizio, sottolineando anche responsabilità e sanzioni a cui potrebbero incorrere, evidenziando il grande danno di immagine arrecato alla Società.  Il presidente della Pro Loco, resosi conto della leggerezza con cui il Comitato ha formulato la protesta, si è reso disponibile anche ad un chiarimento a mezzo stampa. Dal confronto con i referenti del Comitato è emerso l’utilizzo errato di canali comunicativi da parte del Comitato, rispetto all’utilizzo di atti formali con rapporti diretti con i responsabili aziendali. E’, comunque, intenzione della Te.Am. di rimettere mano a tutte le convenzioni in atto con le Pro Loco al fine di una ottimizzazione del servizio.