ROSETO DEGLI ABRUZZI – “La chiamano pista ciclabile, la chiamano “corridoio adriatico” gli amanti della mobilità sostenibile. Eppure le foto che abbiamo scattato dimostrano che di pista ciclabile c’è ben poco ma tanto rischio per ciclisti e pedoni. Ma attenzione! Non è solo un mero problema di manutenzione mancante.

Il problema della ciclabile fronte mare di Roseto degli Abruzzi è un problema di ideazione, concettuale.

Un progetto nato male che ha tenuto presente più l’interesse del privato che l’interesse pubblico, che ha dovuto rapportarsi con fondi non sufficienti per una realizzazione compiuta, che non ha tenuto presente fino in fondo le dinamiche del territorio e dell’ambiente che muta, che non ha pensato minimanente all’assurda conflittualità che il percorso impone tra ciclisti e pedoni. Tutto questo amalgamato da buone dosi di superficialità ad iniziare dagli uffici comunali.

Un progetto realizzato peggio, che ha dovuto subito fare i conti con addirittura distrazioni parziali di fondi per altre realizzazioni discutibili (via Colombo), con materiali che dopo due lustri hanno gia mostrato la loro inadeguatezza e con l’esclusivo interesse politico di fare veloce, subito, di fretta, anche solo con due strisce di vernice a terra, pur di dire “eccovela!”

Politica bipartisan accumunata dal medesimo modus operandi e che ha bruciato soldi pubblici “perchè si deve fare tutta” ma non “fare quello che si può fare ma fatto bene”.

Il risultato è quello che si evince dalle foto.

Intere tracce elettriche scoperte; asfalti divelti; buche; avvallamenti pericolosi; cedimenti del pavimento in betonella per l’erosione marina; reti di cosi scarsa qualità con i bordi superiori senza la minima protezione e pericolosissimi per i biker; cedimenti in più punti del battuto ecologico in Riserva del Borsacchio; massettoni in cemento spostati in ogni dove; rivestimenti marmorei divelti in quella che una volta era una bella passeggiata; discutibilissimi e assurdi restringimenti stradali in zona rotonda sud; nessuna, ribadiamo nessuna compartimentazione di sicurezza su tutto il percorso.

E non aggiungiamo ulteriori elementi sullo stravolgimento della viabilità interna nella frazione di Cologna Spiaggia.

Cosa fare a questo punto?

Prospettiva Roseto 2026 ritiene necessaria la chiusura totale della (pseudo) ciclabile rosetana per mancanza delle basilari, minime garanzie di sicurezza. Urge chiuderla e ripensare il progetto per settori cercando di intercettare nuovi fondi, e se necessario rimodulando il percorso.

Per idee e spunti consigliamo un semplice giro dalle parti della vicina Pineto/Borgo S.Maria o Tortoreto per trovare opere pubbliche di riferimento serie e ben realizzate.

Roseto e i suoi ospiti meritano altro che uno scempio simile”.

Così in una nota Civica PROSPETTIVA ROSETO 2026.

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