Riceviamo e pubblichiamo:

E’ stata una decisione sofferta scrivere queste righe perchè mi si sono contrapposti due stati d’animo: il primo è stato quello di lasciar perdere come un qualcosa che non mi interessava, il secondo che ha prevalso è il vedere come la non conoscenza dei vegetali , nella fattispecie delle piante arboree, porti all’indifferenza generale e si ignorano le travi ma si è molto attenti alle pagliuzze.
Qual’è l’argomento? L’argomento gentili signori e signore sono tre bellissimi esemplari di Gingko biloba che sono ubicati nei giardinetti pubblici in viale Mazzini a Teramo.
Questi giardinetti sono stati ridisegnati e ristruttrati da non molto tempo ,allora ricordo che il rumore delle motoseghe era udito in ogni parte della città dal centro alla più lontana periferia ma nessuno dico nessuno prese a cuore questo indiscriminato taglio di alberi, ricordo che feci qualche foto anche pubblicata, ma a chi non vuoleva sentire “da un orecchio entrò e dall’altro esci’“.
Bene, anzi male, mi dissi allora spero che il progettista e gli esecutori del lavoro tengano presente almeno i tre esemplari di Gingko biloba che siano, almeno loro, graziati da quella “mattanza vegetale”.
Ma cos’è questo vegetale e perchè gli dedico questo scritto? Il Gingko biloba rappresenta un fossile vivente che in biologia vegetale e in botanica lo troviamo nella divisione delle Gimnosperme e rappresenta il passaggio dalle archeogoniate alle sifonogame , una pianta questa ben conosciuta nelle foreste dell’Asia. Questo passaggio, ripeto dalle archeogoniate alle sifonogame, è avvenuto in tempi ancestrali per questo reputo giusta la definizione di “fossile vivente”.
Quindi ne abbiamo tre di questi esemplari , di circa settanta anni di età , che sono piante indistruttibili , resistenti a patogeni vegetali , agli esapodi ( insetti ) e agli inquinamenti vari ; c’è invece chi non li conosce affatto quindi non può valorizzarli , non li conosce.
Vogliomo provarci noi con queste due righe, mettendo per esempio in vicinanza di questi alberi una piccola targhetta di ottone riportante un summary riguardante il genere, la specie e l’importanza di questo vegetale ? Può essere un’idea ma penso che lettori di buona volontà ne troverenno tantissime di idee e quella citata può risultare la più banale .
Ma della trave non ne abbiamo parlato e andiamo subito sull’argomento; penso che si stia percorrendo una strada che porti alla soppressione spontanea di questi tre esemplari lasciando e mettendo nelle loro immediate vicinanze altre essenze vegetali : un Pinus pinastris ( ne sono stati abbattuti tanti ma è stato lasciato proprio il meno opportuno ) , un prunus sterilis , un salix e dulcis in fundo un tiglio tutti trapiantati di recente…
Signore e signori questi tre esemplari di Gingko devono avere spazio perchè cresceranno ancora , sono adesso circa otto metri di altezza, ma se soffocati dagli altri vegetali moriranno.
Non perdetevi in autunno il bellissimo colore giallo delle foglie alla loro senescenza e non tenetevi sulla coscenza questi tre vegetali che come tali non si lamentano perchè non ne hanno la facoltà e se non si provvederà per tempo se ne andranno via in silenzio .

Spero che qualcuno raccolga questo accorato appello.

Elisa Ciapanna- Vice presidente coordinamento dei comitati di quartieri
Presidente Ass. San Nicolò a Tordino e dintormi