TOSSICIA – Tre anni fa a Roma, in una festa di piccoli comuni laziali, notai, bene in evidenza, su uno stand gastronomico, il libro della nostra straordinaria Donatella Di Pietrantonio, L’Arminuta, appoggiato a una lattina di olio e in mezzo a confezioni di miele, fagioli, fichi secchi. Non proprio un tavolo per libri. Incuriosito, chiesi lumi. “Perchè al mio paese, Montopoli di Sabina, hanno girato il film L’Arminuta” fu la risposta del titolare, e giù notizie, curiosità, aneddoti, con un entusiasmo che mi fece quasi invidia, e un po’ rabbia. Mentre mi mostrava, alle sue spalle, alcune gigantografie di foto fatte sul set. Ma ci rendiamo conto? Abbiamo la fortuna di avere la più conosciuta scrittrice d’Italia, che scrive e ambienta le sue storie nell’Abruzzo interno e noi che facciamo, giriamo il film fuori regione rinunciando a scenari incredibili come, ad esempio, il Monte Camicia sopra Castelli? Questa storia gridava vendetta. Già allora. E cosa vengo a sapere oggi? Che anche l’ultimo libro di Di Pietrantonio L’età fragile sarà girato fuori regione, a settecento chilometri, su altre montagne, e che la Maiella sarà la Paganella, in Trentino. La Paganella ??!! A questo punto, mi aspetto di vedere girati Mia madre è un fiume a Viterbo, Bella mia in Irpina e Borgo sud chissà dove. Ho sentito parlare un anno fa di Film Commission Abruzzo … Quanto tempo deve passare ancora per evitare che tutto questo avvenga?
Dante Bellini, scrittore Azzinano di Tossicia