ANCARANO – I lavoratori della GAMA Srl di Ancarano (Te), riuniti in assemblea in data 04.02.2020, hanno discusso in merito alla situazione aziendale. I lavoratori hanno condiviso l’impostazione della RSU e della Segreteria FICTEM CGIL valutando negativamente il rinvio del tavolo istituzionale convocato per il 03.02.2020 presso la Regione Abruzzo.

La Segreteria FILCTEM CGIL fa notare “…che la richiesta di convocazione del tavolo di crisi si fonda sulla necessità di procedere ad un esame della reale portata della ristrutturazione annunciata dalla proprietà (Gruppo LPR di Piacenza), in termini di prospettiva e di ruolo strategico del sito di Ancarano. L’applicabilità della CIGS è un elemento importante ma non esaustivo sulla gestione complessiva della vertenza. A nostro avviso vanno verificate in prima battuta, in sede istituzionale, le tendenze in atto sull’indotto del settore auto, il piano industriale del gruppo LPR ed il ruolo della GAMA all’interno del gruppo”.

“Resta inteso”, dicono dal sindacato, “che la FILCTEM CGIL è impegnata a ricercare tutte le possibili soluzioni alternative ai licenziamenti ma è altrettanto doveroso ricordare che a soli quattro anni dall’acquisizione del pacchetto societario di GAMA ci troviamo ad affrontare uno scenario di ristrutturazione aziendale che può compromettere la prospettiva produttiva ed occupazionale, in uno scenario di vuoto di relazionali sindacali tra le parti che è stato oggetto di numerose iniziative sindacali”.

La FILCTEM CGIL aggiunge: “Riteniamo infine che, in ambito più generale, quello che sta accadendo nel settore automotive nel nostro paese non possa essere in alcun modo sottaciuto. Il disastro del settore auto è il frutto di una totale assenza di politica industriale e di cinica rincorsa del personale politico di turno all’omaggio servile verso i poteri forti che ha avuto conseguenze pesanti sui diritti dei lavoratori”.

Il sindacato sottolinea: “Nel nostro caso c’è da chiedersi se un apparato di sicurezza fondamentale come l’impianto frenante non possa prevedere innovazioni normative tali, in Italia ed in Europa, da garantire standard più severi sulle prestazioni della frenata, in grado di proteggere in parte le nostre produzioni dalla concorrenza asiatica”.

La FILCTEM CGIL di Teramo si riserva ulteriori iniziative sulla base degli sviluppi della Vertenza.