TERAMO – Il calcio è fantasmagoricamente meraviglioso! La netta vittoria di Pontedera per 0-3, ricalca la trama di un film che sembra essere stato studiato nei dettagli anche minimi, nel quale risorgi dalle ceneri quando nessuno lo avrebbe mai immaginato, con i “becchini” di turno pronti a darsi da fare per urlare la primogenitura dell’averlo preannunciato da tempo…

A Pontedera è andata esattamene all’opposto di Carrara, dove avevi iniziato bene per poi naufragare: oggi aveva iniziato bene la squadra di Ivan Maraia, che aveva reclamato un penalty probabilmente da assegnare dopo sei minuti, prima di andare sotto nel punteggio, a coronamento di un’azione in linea con la palla che è stata giocata nell’ordine da Malotti, Bernardotto e da Mungo, prima del colpo di testa vincente di Rosso. Mentre il Pontedera perdeva Matteucci, il Teramo raddoppiava con Bernardotto, anche se l’ultimo tocco era di un difensore toscano: ancora Mungo l’assist-man con un servizio in profondità che trovava l’attaccante biancorosso prontissimo alla conclusione di destro, dopo aver abbattuto il suo marcatore senza commettere fallo.

In mezz’ora i biancorossi di Guidi, contatissimi e con 8 assenti, mettevano una seria ipoteca sul risultato finale. Peccato per il giallo ad Hadziosmanovic al 39° del primo tempo, che salterà la gara con l’Ancona…

Nella ripresa gli amaranto provavano subito con Benedetti su assist di Magnaghi, ma il tiro terminava fuori. Il Teramo, che aveva trovato alla perfezione le misure in campo, non rischiava nulla, anzi al 10° la chiudeva con Soprano, sugli sviluppi di uno schema da corner che portava al cross Ndrecka dalla sinistra ed allo stacco vincente, da centro area, sul palo lungo, l’ex fermano.

Il Teramo avrebbe potuto anche fare poker con Hadziosmanovic al 32°, con il Pontedera oramai impotente dinanzi agli interventi di Perucchini. Fare classifiche di merito, oggi, è ingiusto, ma affermare che la squadra di Federico Guidi abbia finalmente trovato il titolare della porta, va detto, anche ad alta voce, tante erano state le situazioni difficili vissute in precedenza.

La giornata del “Perucchini da 8 in pagella“, si chiude con il rigore respinto con i piedi a Magnaghi, al 92°, molto generosamente concesso per una spinta ad un avversario del giovane Furlan. Perché va ricordato che con Furlan, classe 2003, in campo 6 minuti più recupero, è stata la volta anche del 2006 Surricchio, 15 anni, dopo l’esordio casalingo con il Cesena.

Soddisfazione alle stelle per un Sabato da ricordare, quindi, con la proprietà strafelice in tribuna, come vedete dalla foto in coda: con loro meritavano di vivere un sabato come questo i tifosi biancorossi al seguito, impareggiabili.