TERAMO – Strumenti per sostenere la sicurezza economica delle donne vittime di violenza, percorsi di formazione obbligatoria nelle scuole, progetti educativi destinati a uomini maltrattanti, bioetiche di genere, rafforzamento dell’incidente probatorio come strumento teso a mitigare la vittimizzazione secondaria, nuove forme di misure cautelari per gli autori di violenza. E ancora Commissioni pari opportunità nelle scuole superiori, introduzione della figura della mediatrice culturale nei Centri antiviolenza.
Sono queste alcune delle proposte frutto del lavoro corale che si è svolto all’Università di Teramo, a fine maggio, su iniziativa della Commissione pari opportunità della Provincia in collaborazione con l’Ateneo e che ha visto la partecipazione attiva di molti CAV (Centri antiviolenza ) dall’Abruzzo ma anche da altre Regioni. Sono proposte concrete rivolte a vari livello di Governo, da quello regionale a quello nazionale, che aggiornano il perimetro delle pari opportunità e intervengono per migliorare la filiera delle attività contro la violenza di genere.
“Siamo state ricevute a Roma dall’onorevole Mara Carfagna che era intervenuta al nostro appuntamento e che si è impegnata a portare le nostre proposte all’attenzione del Parlamento – dichiara la presidente della CPO, Erika Angelini nella foto insieme alla dirigente provinciale Daniela Carminucci e alla consigliera provinciale Libera D’Amelio -. Il nostro è un appello rivolto a tutti coloro che vogliono confrontarsi nel merito e contribuire a migliorare il livello degli interventi legislativi e sociali. La nostra non è stata un’iniziativa spot ma il frutto di un serio lavoro di analisi sulle criticità degli strumenti oggi a disposizione e sui margini di cambiamento”.