TERAMO – La verità è che fino a quando non si arriverà all’ultimo grado di giudizio, il pensare al dopo è davvero molto complicato.

Ipotesi 1 – Ove il tribunale sblocchi le quote oggetto di sequestro, il potenziale acquirente (Giuseppe Spinelli – ndr-) potrebbe depositare l’importo necessario a riequilibrare l’indice di liquidità dinanzi al Tar eliminando di fatto la mancata iscrizione, manifestando la disponibilità ad acquisire il pacchetto di maggioranza o addirittura anche le quote detenute dall’ex presidente della squadra di calcio della nostra città. Atteso che il TAR si è già pronunciato in senso favorevole alla mancata iscrizione a causa del predetto indice (tanto più al 31 marzo e a Bilancio aperto – ndr -), questa dovrebbe essere l’unica soluzione percorribile.

Ipotesi 2 – Non conosciamo le volontà dell’attuale proprietà per il futuro qualora la prima fase si chiudesse negativamente: intenderebbe proseguire a fare calcio in questa città chiedendo l’iscrizione al prossimo campionato di quarta serie con l’attuale situazione economico finanziaria? Ovvio che non ne saremo mai a conoscenza, fino a quando non ci verrà dichiarato.

Ipotesi 3 – Qualora l’attuale proprietà (parliamo del 60% che ha poteri decisionali) non intendesse farlo, ci sarà comunque da attendere la parola “fine”: solo allora (saremo al 15-20 Luglio, almeno – ndr-) il Sindaco proporrebbe il titolo sportivo alla città. L’ipotetica nuova proprietà si ritroverebbe però con il campionato alle porte: come e con chi affronterebbe il torneo?

Ipotesi 4 – A parte dei teramani, quella della Curva che più di altri segue i biancorossi in casa ed in trasferta, non andrebbe neanche ventilata l’ipotesi d’acquisizione, che però esiste, del titolo sportivo del San Nicolò-Notaresco: non fa parte della loro storia e della loro cultura, anche se i tempi cambiano e se quel titolo ha sempre avuto la propria sede legale nella città di Teramo.

Ipotesi 5 – Si ripartirebbe da zero, ricominciando come nel 2008: sarebbe un film già visto.