PESCARA – “Da decenni gli abruzzesi (e gli “adriatici“ in generale) vivono una condizione di notevole disagio nel campo dell’offerta ferroviaria. Questa situazione può essere così riassunta: continuo peggioramento del servizio tra Pescara e Roma: nel 1970 i treni impiegavano 3h e 3′ per collegare Pescara a Roma, e i collegamenti erano sei; oggi i treni più veloci impiegano 3h e 22′ per collegare le due città; inoltre i collegamenti sono ridotti a tre. Sulla linea adriatica il confronto con altre realtà nazionali è ancora più sconfortante: non abbiamo l’Alta Velocità, ma abbiamo prezzi superiori all’Alta Velocità.

Abbiamo prezzi superiori all’Alta Velocità, ma utilizziamo per le Frecce Rosse mezzi di trasporto che Olanda e Belgio hanno rifiutato anche per il trasporto regionale. Abbiamo treni chiamati Freccia Rossa, solo per poter estorcere altissimi prezzi dei biglietti ai nostri concittadini. Si chiamano Freccia Rossa ma effettuano fermate da intercity, a differenza dei veri Freccia Rossa in circolazione sulla Napoli-Roma- Milano. Non riusciamo a raddoppiare la trentina di chilometri di binario ancora esistenti a sud di Termoli; non riusciamo a ottenere la possibilità che i nostri abbonati possano disporre della Carta Tutto Treno per pagare un prezzo inferiore degli abbonamenti (Carta che hanno la facoltà di acquistare tutti gli abbonati da Lecce a Milano).

Non riusciamo a collegare con treni regionali Pescara a Foggia, collegamenti che sono esistiti per un secolo e che adesso sono stati cancellati per offrire un servizio peggiore a costi superiori. Non siamo capaci di organizzare un collegamento ferroviario decente tra Pescara e L’Aquila, abbiamo cancellato il servizio Pescara- Napoli che sarebbe utilissimo in una fase di sensibilità ecologica come quella attuale… eppure il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con la conferenza stampa del giorno 03.6.20, ha affermato che “l’anno che verrà” sarà tutto diverso. Avremo l’Alta Velocità e il raddoppio sulla linea adriatica (a proposito: il doppio binario da Pescara a Lecce c’è da anni, mancano solo una trentina di chilometri a sud di Termoli). Avremo addirittura l’Alta Velocità tra Pescara e Roma.

Da anni non riusciamo a raddrizzare neanche una curva su questo antico tracciato ferroviario e adesso avremo l’Alta Velocità. Bene, bene. E’ mancato solo che il Primo Ministro dicesse che l’anno che verrà “sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno… anche i muti potranno parlare mentre i sordi già lo fanno”. Naturalmente se poi il Primo Ministro Giuseppe Conte riuscisse davvero a realizzare l’Alta Velocità tra Pescara e Roma e lungo la linea adriatica noi saremmo prontissimi a chiedere scusa per aver dubitato. Ma da anni siamo in campagna elettorale sulle linee ferroviarie abruzzesi: tutti promettono tutto, e la situazione dei pendolari peggiora sempre più”.

Così in una nota Federconsumatori Abruzzo osservatorio sulla mobilità.