PINETO – L.D.D., 45 anni di Pineto, già noto per fatti di giustizia, era diventato “l’incubo” degli esercizi commerciali di Pineto e della Frazione Scerne. I Carabinieri di Pineto lo avevano già arrestato il 28 agosto scorso per estorsione, poiché, dopo aver consumato bevande alcoliche in un bar sulla Nazionale Adriatica si era allontanato minacciando addirittura di morte il barista che chiedeva il saldo del dovuto. L’immediato intervento dei Carabinieri ne consentiva l’arresto in flagranza di reato, proprio mentre L.D.D. inveiva contro il barista dicendogli che lo avrebbe annegato qualora avesse insistito nel chiedergli il saldo delle consumazioni. Il Giudice del Tribunale di Teramo, dopo aver convalidato l’arresto, disponeva la sua custodia cautelare nel carcere di Castrogno. Dopo l’arresto i Carabinieri della Stazione di Pineto hanno continuato e approfondito le indagini, che hanno consentito di accertare che l’episodio del 28 agosto era stato solo uno dei tanti. Infatti, dal mese di Giugno scorso, in altri sette bar della zona (quelli accertati sino ad oggi), l’uomo, insieme alla sua compagna, ordinava bevande alcoliche ed ometteva di pagare il conto prima di andarsene, minacciando gli addetti al banco qualora li avessero denunciati ai Carabinieri. Il G.I.P. del Tribunale di Teramo, concordando con le risultanze investigative dei Carabinieri di Pineto, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di L.L.D., che gli è stata notificata nel pomeriggio di ieri nel carcere di Castrogno.

A partire da febbraio sono almeno quattro gli episodi analoghi contestati a LDD ai danni di esercizi pubblici di Pineto. Gli è stata attribuito anche un tentativo di rapina ai danni di un chietino di 55 anni. L’uomo fu affrontato all’uscita di una rivendita di tabacchi da LDD con una bottiglia rotta in mano, che gli intimò di consegnargli il portafogli. La rapina non fu portata a termine in quanto la vittima riuscì a darsi alla fuga.