L’AQUILA – In questi giorni stanno avvenendo le schiuse dei nidi di Fratino su diversi tratti della costa abruzzese. Questa è una delle fasi più difficili perché uova e piccoli sono particolarmente vulnerabili. I nidi vengono realizzati proprio sulla spiaggia, difficilmente visibili perché mimetizzati sulla sabbia e tra i legnetti spiaggiati. I pulli, i piccoli appena nati, corrono intorno ai nidi per alcuni giorni prima di involarsi.

Sulla nostra costa i dati del Salvafratino Abruzzo, progetto promosso dall’Area Marina Protetta e dal WWF Abruzzo con la collaborazione di vari gruppi e associazioni locali, registrano non più di 50 nidi ogni anno. Si dovrebbero tutelare tutti, ma purtroppo la pulizia meccanica delle spiagge, gli atti di vandalismo, i cani lasciati liberi sulla spiaggia e anche la predazione naturale di volpi, cornacchie e altri animali provocano la perdita di tanti.

In questi giorni sulla spiaggia di Ortona, zona Foro, dove si registra una consistente presenza di fratini, si stanno verificando molti episodi spiacevoli con bagnanti che si avvicinano ai nidi, che si mettono a rendere il sole sulla fascia dunale (che sarebbe tutelata) o che lasciano liberi i cani. Si tratta di comportamenti che finiscono per mettere a rischio la conservazione di questo piccolo uccellino, sempre più raro su tutte le coste italiane.

I volontari del Salvafratino Abruzzo, anche insieme alla Guardia costiera, e le Guardie ambientali del WWF stanno monitorando questo tratto di spiaggia, ma non possono essere presenti 24 ore su 24.

“Anche ieri le nostre Guardie sono state sulla spiaggia di Ortona”, dichiara Filomena Ricci, Delegata WWF Abruzzo. “Come sempre cerchiamo di informare avendo un atteggiamento di collaborazione. Però non possiamo essere presenti su tutti i tratti di costa abruzzese per tutta la stagione balneare. Se vogliamo continuare ad avere il Fratino sulla nostra costa dobbiamo fare tutti uno sforzo in più. I bagnanti devono stare attenti alle nostre segnalazioni sulla presenza di nidi e soprattutto non devono lasciare i cani liberi senza controllo. I gestori degli stabilimenti possono aiutarci nell’opera di sensibilizzazione e informazione: come Progetto Salvafratino Abruzzo siamo disponibili a fornire loro documentazione e cartelli informativi. Gli amministratori comunali devono creare piccole aree di tutela sulla spiaggia, evitare nuove concessioni in aree vocate e intensificare i controlli”.