TERAMO – Mentre in provincia cominciano le prime sperimentazioni operative del documento, come nell’istituto comprensivo Montorio-Crognaleto, il Comune di Teramo, nella persona dell’assessore Stefania Di Padova,  ha ricevuto ufficialmente dal tavolo di lavoro che le ha prodotte, le Linee guida affinché siano assunte come testo di riferimento vincolante per la progettazione dei nuovi edifici scolastici e per la ristrutturazione di quelli esistenti.
Il documento, ricordiamolo, è il frutto di un intenso lavoro di co-progettazione, avviato nel febbraio del 2017, ad opera del tavolo “La Scuola che Vorrei”, composto da soggetti istituzionali e rappresentanti di categoria -Comune di Teramo, Provincia di Teramo,Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, Ufficio scolastico provinciale di Teramo, Istituto Superiore Di Poppa-Rozzi, Istituto comprensivo Zippilli-Noè Lucidi, Istituto comprensivo Montorio-Crognaleto, Ordine degli Ingegneri provincia di Teramo, Ordine degli Architetti P.P.C. della provincia di Teramo, ANCE, Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, associazione Teramo Children, Bruna Elena GIACOPINI pedagogista del progetto“Fare Scuola” della Fondazione Reggio Children/ENELCuore ONLUS, prof.Carmelo Baglivo,architetto, docente università di Genova- con l’intento di trasformare un momento di crisi, come quello che il terremoto ha prodotto, in un’opportunità di riflessione, discussione e cambiamento.
Le Linee guida prevedono espressamente l’adozione di un percorso partecipato in cui la comunità scolastica sia protagonista delle proprie scelte; al Comune dunque l’onere di rendere operativo il documento traducendo le parole in fatti.