ROSETO DEGLI ABRUZZI – Apprendo con sconcerto che nella mia Città, Roseto degli Abruzzi, si terrà un convegno di stampo quasi “medievalista” organizzato da un gruppo di Fratelli d’Italia. Sorvolo sulla presenza della senatrice Rauti, figlia di Pino Rauti, che ci fa tornare indietro di 30 anni, ad un’era politica che per fortuna abbiamo archiviato,
anche se certi “dinosauri” continuano ad aggirarsi per le aule parlamentari (ma di questo abbiamo parlato abbondantemente durante la campagna referendaria).

Mi soffermo invece sul tema che mi sta particolarmente a cuore: mentre i fenomeni di “odio” si fanno sempre più diffusi, mentre si cerca in ogni modo di combattere l’inquietante regressione culturale e di estremismo da cui il nostro Paese non è affatto indenne, mentre sempre più adolescenti si suicidano perché non riescono ad accettarsi, e spesso ad accettare la propria identità sessuale, loro ritengono che il problema sia il DDL contro l’omotransfobia che stiamo discutendo alla Camera, e che ha come fine proprio quello di combattere queste forme di discriminazione e
violenza. Un passo di civiltà per l’Italia – in applicazione degli articoli 2 e 3 della nostra Costituzione – mentre questi personaggi rimasti ai tempi dell’oscurantismo e delle battaglie ideologiche di un’altra era geologica, tentano di riesumare una subcultura che ha causato fin troppe vittime in questo Paese. Ovviamente sono completamente fuori dal tempo e soprattutto fuori luogo. Roseto è sempre stata e sempre sarà una città che guarda al futuro, solidale, sensibile ad ogni forma di discriminazione, e con cittadini in grado di informarsi correttamente e di ragionare con la propria testa. Io ovviamente sono sempre a loro disposizione. E mi rivolgo soprattutto ai giovani. Per il vostro aspetto fisico, per il vostro modo di vestire, di amare, di pensare e di essere non permettete a nessuno di giudicarvi.

On.le Valentina Corneli