ROMA – Sono sempre di più gli studenti italiani attratti da una esperienza, anche solo di tre mesi, in una scuola all’estero. Il numero degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che sono partiti dall’Italia per trascorrere almeno tre mesi all’estero nell’anno scolastico 2018-2019 sono infatti circa 10.200, +38% rispetto al 2016, ma soprattutto +191% sul 2009. Il Rapporto rileva che circa la metà delle scuole (54%, +7% rispetto al 2016) attesta che almeno uno dei propri studenti ha trascorso un periodo di studio individuale durante l’anno scorso. La maggior parte degli studenti, 6100 circa, ha trascorso all’estero l’intero anno scolastico. Più gettonati, anche se in discesa rispetto al 38% di tre anni fa, gli USA al 24%, Spagna all’11%, Regno Unito al 10%, Canada al 7%, ma anche i Paesi del Centro-Sud America al 5%, l’Est Europa al 4%, la Cina all’1%. Chi all’estero sono soprattutto ragazze (61% vs 39% di maschi) e provengono in prevalenza dai Licei (74%, +4% dal 2016), ma anche – e in crescita – da Istituti Tecnici (30,7%+7%), e Professionali (27%, +12%). Dal punto di vista della distribuzione geografica, si registra un buon riscontro anche nelle regioni del Sud (43%, +12% dal 2016), dove la mobilità studentesca individuale sinora era stata meno diffusa. Aumenta anche il numero degli studenti stranieri che partecipano a programmi di mobilità individuale in Italia, dai 2.800 due anni fa ai 4.500 di quest’anno. I dati – la rilevazione 2019 è su un campione di 400 dirigenti scolastici delle scuole secondarie superiori – sono dell’Osservatorio nazionale sull’ internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca della Fondazione Intercultura e sono stati resi noti presso la sede del Miur – ANSA –